Da tempo la mimosa è il fiore simbolo della festa della donna e, come ben noto, altre due cose hanno acquisito questo nome, per somiglianza cromatica o estetica: stiamo parlando del cocktail mimosa e della torta mimosa, che in questo giorno dell’anno subiscono un picco di consumo notevole.
Innanzitutto, perché la mimosa? La scelta di questo fiore è tutta italiana e risale al 1946, quando durante un’assemblea dell’UDI, Unione Donne Italiane, alla ricerca di un fiore simbolo dell’8 marzo si scelse la mimosa, tra i pochi fiori a sbocciare a fine inverno e che nell’immediato dopo guerra era facile ed economico da reperire.
Il cocktail mimosa
Il Mimosa è estremamente simile al Buck’s Fizz, un cocktail creato da McGarry al Buck’s Club di Londra nel 1921. Mentre l’originale Buck’s Fizz prevede due parti di Champagne e una di succo d’arancia, il Mimosa vuole che le quantità di arancia e Champagne siano identici: 75cl ciascuno.
L’ideale è bere questo cocktail nel periodo di maturazione delle arance, quando si può usare la spremuta invece del succo. In Italia e non solo spesso si utilizza spumante o prosecco in sostituzione dello Champagne. Il cocktail mimosa si serve in un flûte, freddo, senza ghiaccio e senza guarnizione.
Una sua variante è il Grand Mimosa, che si ottiene con l’aggiunta di Grand Marnier al mix.
La torta Mimosa
Sono incerte le origini del dolce, ma anch’esse vanno cercare in un passato recente e nel Lazio. La prima possibilità è che i ristoratori della capitale volessero essere solidali con la festa della donna e negli anni ’50 crearono un dolce che ricordasse esteticamente la delicatezza della mimosa, che non si può usare in cucina in quanto velenosa.
Un’altra versione vuole che si tratti di un dolce creato dallo chef di San Filippo (Rieti), Adelmo Renzi, che per una gara di pasticceria a San Remo nel 1962 creò un dolce che ricordasse il giallo fiore, arrivando primo. Peccato che la ricetta di questo dolce è sempre rimasta un segreto custodito gelosamente dallo chef.
Per chi volesse cimentarsi in cucina, ecco la versione della torta mimosa di Luca Montersino.
Ingredienti Torta Mimosa all’ananas:
Per il pan di Spagna (ne bastano 800 g per la torta):
400 g uova intere, 100g tuorli, 335 g zucchero semolato, 235 g farina 180 w, 100 g fecola di patate, 65 g burro, 1 g vaniglia in bacche bourbon, 2 g limone scorza.Per la crema:
500 g crema pasticcera, 500 g panna montata zuccherata al 20%, 5 g gelatina in polvere.Per l’ananas:
300 g ananas fresco, 20 g burro, 50 g zucchero semolato, 10 cl Maraschino.Per la bagna:
200 g zucchero liquido, 200 g acqua, 100 cl Maraschino.Per la finitura:
50 g zucchero a velo, 100 g ribes rossi.Pan di Spagna:
in un pentolino mescolate le uova e tuorli, aggiungete la vaniglia e lo zucchero e mettete a scaldare subito sul fuoco (raggiungere i 45°C). Mescolate 2 cucchiai di composto al burro fuso. Versate il composto nella planetaria e fatelo montare (con la frusta finché il pan di Spagna ‘scrive’). Mentre il composto sta montando unite un po’ di scorza di limone grattugiata. Setacciate la fecola e la farina insieme e incorporatele delicatamente al composto poi aggiungete il burro fuso.
Versate il composto in 2 stampi con fondo e bordi spennellati di burro e ricoperti con un sottile strato di farina. Infornate a 200° C per circa 20 minuti. Fare freddare bene e riporre in frigo un paio di ore prima di procedere all’assemblaggio. Nel frattempo…Crema pasticcera:
in un pentolino portate il latte a bollore. A parte, mescolate i tuorli con lo zucchero, i semi della vaniglia e la fecola. Quando il latte sta per bollire, versarvi sopra la crema di tuorli, senza mescolare. La crema non si attacca, ma, anzi, si addensa subito. Quando si è rappresa, si può spegnere il fuoco e mescolarla delicatamente. A questo punto, trasferitela in una ciotola e ricopritela con della pellicola a contato diretto, in modo che non si formi la crosticina. Fate freddare completamente. Montate la panna, lasciandola morbida. Prelevate una piccola parte di crema pasticcera, scaldatela al microonde e unitevi la gelatina in fogli ammorbidita e strizzata. Mescolate poi questa crema calda con quella fredda in modo da distribuire la gelatina. Prelevate una parte di panna e unirla alla crema pasticcera, in modo da renderla soffice. Unite poi la rimanente panna e trasferire in una sacca da pasticceria.Ananas caramellato:
pulite l’ananas, eliminate la parte centrale più dura e tagliatelo a cubetti. Mettete del burro in una padella e fateci caramellare i cubetti di ananas. Quando la frutta si sarà un po’ ammorbidita unite vaniglia e zucchero. Fate caramellare e sfumate con del Maraschino.Montaggio del dolce:
prendete il pan di Spagna, eliminate la crosticina e tagliatelo a fettine sottili. Rivestite uno stampo da zuccotto con le fette di pan di Spagna, mettete sul fondo un po’ di crema chantilly, poi uno strato di cubetti di ananas, sopra uno strato di pan di Spagna che inzupperete con una bagna al maraschino poi proseguite con altra crema, strato di ananas, altro strato di pan di Spagna. Pressate bene per far aderire il pan di Spagna alla crema e inzuppate nuovamente con la bagna. Mettete in congelatore per un’ora circa.Ananas da decorazione:
tagliate l’ananas a fettine sottili, eliminando il torsolo, ma tenendo la buccia. Spolverate con zucchero e passate in forno a 160° per 15 minuti. L’ananas dovrà risultare morbido ma asciutto. Fate raffreddare, poi arrotolate le fettine su se stesse, creando un fiore, in cui adageremo al centro una bacca di ribes rosso.Decorazione del dolce:
tagliate a cubetti il pan di Spagna rimasto (1 cm x 1 cm) metteteli in un setaccio per eliminare le briciole. Togliete dal congelatore lo stampo per zuccotto e immergetelo in acqua calda per staccare la torta. Mettete quindi la torta su un piano, versateci sopra la crema e ricopriteci tutto il dolce aiutandovi con la spatola per avere una copertura omogenea. Ricoprite tutta la superficie con i cubetti di pan di Spagna partendo dai lati. Adagiare sulla sommità i fiori di ananas e spolverare infine con zucchero a velo, guarnendo con del ribes rosso.