Di Ruth Reichl, ed. Ponte alle Grazie
Ruth Reichl è probabilmente la più celebre critica gastronomica di sempre, colei che negli anni di lavoro per il New York Times ha escogitato centinaia di incredibili travestimenti pur di non essere riconosciuta nei ristoranti che doveva recensire. Critica, scrittrice di successo, ex direttrice di Gourmet Magazine… insomma, da qualche decennio un personaggio di primo piano nel mondo del food.
“Confortatemi con le mele” è il secondo volume della Reichl dedicato alle sue memorie gastronomiche, se così possiamo definirle. È il seguito de “La parte più tenera” e precede il famoso “Aglio e Zaffiri, vita di una gastronoma mascherata”. Fra tutti “Confortatemi con le mele” resta il mio preferito. Ironico, divertente, appassionante, alle volte struggente, questo romanzo è un concentrato di emozioni filtrate attraverso il cibo, i ristoranti, l’arte del cucinare.
Qui la Reichl racconta i suoi primi passi come critica gastronomica, la sua esperienza al Los Angeles Times e le numerose vicissitudini personali di quegli anni: l’allontanamento dal marito e dall’ambiente di Berkeley, la voglia di un figlio che non arriva, le difficoltà economiche…
È una storia coinvolgente, che trasmette una sensazione di vero amore per il cibo e ci mostra come le esperienze gastronomiche abbiano scandito i momenti salienti della vita dell’autrice. Una critica gastronomica che in questo volume appare semplicemente “umana”, consapevole delle proprie capacità e dei propri gusti, ma spesso anche insicura e soffocata dal senso di responsabilità. Scorrendo le righe di questo romanzo vi sembrerà di cucinare, viaggiare e assaggiare insieme a Ruth.
Sono molte le ricette inserite all’interno del romanzo, con tanto di ingredienti e spiegazione dettagliata. Per qualcuno sarà uno stimolo a lanciarsi ai fornelli, io invece preferisco godermi il racconto.