Una pescheria con cucina gourmet a Boccea
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È sempre un piacere andare da Meglio Fresco, nota pescheria con cucina di via di Boccea a Roma. Sul banco il meglio delle aste di Anzio, Ponza e Fiumicino per una cucina fuori dalle rotte più classiche, che coniuga freschezza dei prodotti e ottima realizzazione.
D’impatto l’ambiente, con il bancone centrale da cui scegliere molluschi, pesci, mitili, ostriche, la bella e ampia vetrata a sinistra che domina la cucina e la vasca a destra con i crostacei vivi. La sala accoglie con calore e allegria.
Anche la cucina non delude le aspettative: ottimo il “gran fritto Meglio Fresco“, che racchiude il meglio della paranza di giornata (triglie, gamberi, totani, polipo, murena), accompagnato da una delicata salsa agrodolce di cipolle di Tropea; delizioso il trancio di ombrina arrosto con salsa tartara; perfetti per cottura e mantecatura gli spaghettoni cozze e broccolo romanesco.
In carta inoltre ci sono sempre i classici del locale: gli spaghetti alle vongole “normali” e quelli con aggiunta di bottarga di Cabras; gli antipasti crudi e le tartare; le alici a scottadito; lo spaghettone ai ricci freschi (che consigliamo vivamente). Peccato i supplì non più in carta. Improntata alla semplicità ma con tecnica precisa, quella di Meglio Fresco si conferma una tavola di mare davvero piacevole.
- Il pesce fresco e la sapienza nel cucinarlo sono il successo del bistrot della famiglia Scarci a Boccea, sostanzialmente una versione gourmet della sempre più diffusa moda delle pescherie con cucina. Aperto da poco più di un anno, Meglio Fresco offre la possibilità di comprare pesci d’amo e di paranza, ma anche crostacei vivi, frutti di mare e ostriche (cui è dedicata una selezione intera su lavagna). Tuttavia a colpire sono soprattutto la cucina d’autore, l’ottima cantina e il grande impegno profuso dalla famiglia Scarci per far funzionare al meglio questa attività (soprattutto la sera).
Crudi a parte – ottimi i gamberoni e le tartare – vale sempre la pena assaggiare i primi: noi abbiamo ordinato sublimi spaghetti ai ricci e con pomodorino e coda di rospo, dalla cottura certosina e mantecati perfettamente, da mangiare con gli occhi.
Lodevole la selezione di arancini espressi: cozze e radicchio, nero di seppia e pecorino fondente, pescatora. Il fragrante pane di Roscioli (altro indice di grande attenzione nella selezione delle materie prime) si sposa perfettamente con le seppioline tandoori (un buon antipasto, ma non all’altezza dei primi). Dal banco infine ci consigliano maccarello alla piastra o pesci in guazzetto.
Conto leggermente alto, ma non avendo carta…
Si consiglia la prenotazione.
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