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]]>Storie di pastori, casari e contadini d’Abruzzo, al Pigneto Raccontare le storie dei pastori – ma anche dei casari, degli allevatori, dei contadini, degli artigiani e dei pescatori – d’Abruzzo attraverso piatti pieni di sapore e senza retorica, ricette recuperate da tradizioni famigliari, prodotti strepitosi scovati tra piccole aziende, campi d’alta quota, valli incontaminate dove fare foraging. Questa è la “missione” di Pastorie, grazioso locale aperto dall’autunno 2019 in una stradina laterale del Pigneto che sembra lontana anni luce – anziché pochi metri – dalla caotica via pedonale del quartiere romano. E del suo artefice Angelo Del Vecchio, giovane pescarese […]
L'articolo Pastorie, Roma sembra essere il primo su Via dei Gourmet.
]]>Raccontare le storie dei pastori – ma anche dei casari, degli allevatori, dei contadini, degli artigiani e dei pescatori – d’Abruzzo attraverso piatti pieni di sapore e senza retorica, ricette recuperate da tradizioni famigliari, prodotti strepitosi scovati tra piccole aziende, campi d’alta quota, valli incontaminate dove fare foraging.
Questa è la “missione” di Pastorie, grazioso locale aperto dall’autunno 2019 in una stradina laterale del Pigneto che sembra lontana anni luce – anziché pochi metri – dalla caotica via pedonale del quartiere romano. E del suo artefice Angelo Del Vecchio, giovane pescarese trapiantato a Roma che alla regione d’origine ha voluto dedicare il suo progetto gastronomico (lui viene dal mondo del teatro) difficile da racchiudere nelle griglie delle categorie classiche: super tradizionale (ma mai sciatto) nei piatti – e anche nel calice, a cominciare dall’immancabile chambagnino iniziale, bevanda a base di Montepulciano e gassosa di Campli –, contemporaneo nell’ambiente realizzato dall’architetto Lelio di Zio, che sa essere al tempo stesso rustico e minimale (a tratti più nordico che abruzzese), con i tavoli in legno grezzo, le pareti nude e quelle “affrescate” con immagini della transumanza abruzzese impresse sulla juta.
Il menu varia secondo le stagioni, con qualche “classico” sempre presente e qualche fuori carta, con tanto di coordinate degli ingredienti: i formaggi straordinari di Gregorio Rotolo e Nunzio Marcelli, le uova “alla canapa” (che fa da salubre mangime per le galline) di Silvia Bambagini Oliva, il pomodoro Pera d’Abruzzo, lo zafferano dell’Aquila Dop e così via.
Noi abbiamo assaggiato delle deliziose pallotte cacio e ova “come una volta” (con un sugo a cui è impossibile resistere, ma qui la colpa va anche all’ottimo pane), le Patate del Brigante (patate di Barisciano arrosto con fonduta di pecorino Brigataccio della Porta dei Parchi di Marcelli) e una strepitosa pecora “alla callara”, gustosissimo stracotto con erbe aromatiche e pomodoro. Ma a occhio meritano di certo anche il Cacio e Pepe dei Briganti (con spaghettone di Masciarelli e Brigantaccio) e gli arrosticini – di carne o di fegato – serviti secondo tradizione nella brocca.
Insolito ma riuscitissimo il dessert: sorbetto di carota e arancia con polvere di ferfellone, peperone rosso dolce.
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]]>La Pineta degli Zazzeri
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]]>Insomma, qui la formalità del blasonato locale stellato non si sente. E sì che, con una storia partita nel 1964, i due figli di Luciano, Andrea e Daniele Zazzeri, uno in cucina e l’altro in sala, potrebbero davvero “tirarsela”. Invece no, il ricordo del babbo è ben presente, intatto e denso di affetto e rispetto. Un rispetto che li ha portati a mantenere intatta l’essenza di questo locale di cui avevamo già scritto nel 2015.
L’attenzione al dettaglio e alla tecnica nei piatti stupisce. Il misto di crudo, oltre a scampo, gambero, tonno e ombrina ha tre chicche che non si trovano altrove: l’acciuga con pomodoro, olive, capperi, il baccalà e arancia e, su tutti, lo sgombro servito con crema di ricotta e caramello all’aceto balsamico.
Un’attenzione che si ritrova anche nello gnocchetto nero con calamari e fiori fritti, in cui l’impasto non si appiccica al palato, tanto da sciogliersi in bocca.
E le paste? Ci è capitato di trovare i ricci di mare, freschissimi, arrivati la sera prima. Anche qui la tagliatella si amalgama perfettamente col sugo e la dolcezza del riccio.
Il fritto, croccante e saporito, mai unto, dà un assaggio di tutte le varietà di pesce, ma il vero punto di forza è il bollito con la maionese, ormai un must tra i clienti affezionati.
Qui nulla è fatto a caso, nemmeno il dolce, un semifreddo ai pistacchi con il suo croccante, che ha tutto il sapore della frutta secca, bilanciata da un pizzico di sale, tanto da farti rimpiangere l’ultimo cucchiaio.
Un’ode alla cantina che è sempre in evoluzione, attenta a bianchi, soprattutto quelli importanti, magari locali. Da segnalare che all’aperitivo viene proposta una bollicina rigorosamente italiana.
Non siamo ancora arrivati a destinazione che già siamo rapiti dalla storia e dal fascino di “questa strana baracca in faccia al mare”, come lo stesso patron Luciano ama scherzosamente definirla.
Per l’impazienza di arrivare perdiamo perfino il conto dei km da fare e in un attimo ci troviamo comodamente seduti davanti al mare. Tutto è in armonia, ogni aspettativa è fascinosamente ricambiata e mentre ancora ci guardiamo intorno, è la volta di ordinare.
A disposizione due menu degustazione – di 7 o 5 portate – e una carta ampia e straordinaria che è un viaggio squisito dentro il mare: tartare della Pineta; millefoglie di baccalà; trippa di mare; spaghetto vongole e bottarga; straccetti di pasta fresca con le triglie; bollito misto; pesce al rosmarino… Dagli occhi al palato, ogni preparazione è un susseguirsi di emozioni, di equilibri e di gioie culinarie e dal piatto non emerge che l’essenza vera dei prodotti, che non sono mai sciupati o imprigionati.
“Tanta della professionalità che oggi ci distingue è dovuta anche alla vicinanza di straordinari produttori di vino dai quali abbiamo imparato molto. D’altra parte i produttori di vino, per l’attenzione alla materia prima che è rimasta intatta nel tempo, forse non rinuncerebbero facilmente al nostro pesce”.
P.S. Prenotate in anticipo!
Recensione di Ludovica Fagioli
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]]>Carnal Morso Sabroso, la cucina di Roy Caceres dal Messico alla Colombia Roy Caceres, chef colombiano ormai di stanza a Roma da anni e alla guida del ristorante Metamorfosi, aveva già da qualche tempo in programma l’apertura di un locale più informale, dove potersi divertire in cucina mescolando ricordi d’infanzia, perlustrazioni gastronomiche latine (si spazia dal Messico al Perù, oltre alla Colombia) e forniture local, scelte tra le piccole produzioni italiane. Suo compagno d’avventura il collega Riccardo Paglia, diventato amico fraterno: si riferisce a questo il nome, che indica appunto quel legame non di sangue ma altrettanto forte che caratterizza […]
L'articolo Carnal, Roma sembra essere il primo su Via dei Gourmet.
]]>Roy Caceres, chef colombiano ormai di stanza a Roma da anni e alla guida del ristorante Metamorfosi, aveva già da qualche tempo in programma l’apertura di un locale più informale, dove potersi divertire in cucina mescolando ricordi d’infanzia, perlustrazioni gastronomiche latine (si spazia dal Messico al Perù, oltre alla Colombia) e forniture local, scelte tra le piccole produzioni italiane. Suo compagno d’avventura il collega Riccardo Paglia, diventato amico fraterno: si riferisce a questo il nome, che indica appunto quel legame non di sangue ma altrettanto forte che caratterizza l’amicizia.
Ed è con buoni amici – con cui condividere fraternamente i bocones e le altre proposte del menu e soprattutto i colpos, assaggi estemporanei o must della casa che compongono la sorta di percorso degustazione modulabile, con una spesa che va dai 30 ai 50 euro circa – che consigliamo di andare a provare questa nuova insegna romana aperta proprio durante la pandemia con la proposta delivery di box (che prosegue) anticipando un po’ i tempi previsti.
Insieme a pochi altri indirizzi, Carnal svecchia e rende meno banale il panorama “etnico” della Capitale riuscendo nell’impresa di proporre una cucina “altra” senza cadere in stereotipi o in slavate reinterpretazioni. E lo fa in un ambiente decisamente easy ma lontano dal folklore, con dettagli curati e un’atmosfera vibrante – anche grazie all’accoglienza del terzo socio Andrea Racobaldo e ai cocktail miscelati dalla giovane barlady – che fa pensare a simili locali visti a Londra o forse a Milano, e ancora poco a Roma.
Approfittando della presenza assidua di Roy ai fornelli e al GreenEgg (in attesa dell’imminente riapertura di Metamorfosi) ci siamo concessi il menu da 10 colpos facendo una tra le cene più divertenti degli ultimi tempi (sì, anche saltando a piè pari i mesi di isolamento) senza quasi usare le posate. Dalle chips di platano con mayo ai crostacei alle Empanadas de carne ahumada e aji, proseguendo con il Waffle di mais, burrata, alici e crema di pomodoro arrosto (che a qualcuno potrebbe ricordare la típica cachapa venezuelana), con i Tacos de mais, costine di maiale e mole “carnal” e con lo squisito Tiradito di ricciola marinata ed emulsione di maracuja e chia e con il delizioso Riso in teglia con cuore, gamberi rossi e asparagi, servito ben croccante nella sua teglia.
Indirizzo: | |
Telefono: | 06 86761422 |
Sito internet: | carnal.it |
Giorno di chiusura: | lunedì e martedì (domenica aperto anche a pranzo) |
Fascia di prezzo: | 40-50 euro bevande escluse |
Tipo di locale: | ristorante cocktail bar |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | una cucina “esotica” contemporanea e divertente, che porta in tavola sapori latino-americani e ingredienti italiani |
Valutazione: | |
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]]>Avvenuto un po’ in sordina a fine 2019 e del tutto travolto dal lockdown, il cambio della guardia tra l’eclettico Massimo Viglietti e il giovane Tommaso Tonioni alla guida della cucina di Achilli al Parlamento – che nel frattempo ha anche aperto il più informale Achilli Caffè nel quartiere Prati, bistrot e bottega guidato da Alessio Tagliaferri – era passato piuttosto inosservato. Adesso però è davvero il momento di tornare (o andare per la prima volta) nel locale di Daniele Tagliaferri, non solo per la fornitissima cantina – con bottiglie per tutti i gusti e tutte le tasche, da acquistare e […]
L'articolo Achilli al Parlamento, Roma sembra essere il primo su Via dei Gourmet.
]]>Avvenuto un po’ in sordina a fine 2019 e del tutto travolto dal lockdown, il cambio della guardia tra l’eclettico Massimo Viglietti e il giovane Tommaso Tonioni alla guida della cucina di Achilli al Parlamento – che nel frattempo ha anche aperto il più informale Achilli Caffè nel quartiere Prati, bistrot e bottega guidato da Alessio Tagliaferri – era passato piuttosto inosservato.
Adesso però è davvero il momento di tornare (o andare per la prima volta) nel locale di Daniele Tagliaferri, non solo per la fornitissima cantina – con bottiglie per tutti i gusti e tutte le tasche, da acquistare e portare a casa, da consumare al wine bar con le tartine o da scegliere e farsi servire a tavola – ma soprattutto per la cucina di Tonioni: molto diversa da quella del suo predecessore, meno istintiva e più “cucinata”, è davvero interessante. Anche perché lo chef trentenne ha già messo insieme un curriculum notevole: a lungo braccio destro di Gabriele Bonci (e dunque anche eccellente panificatore oltre che selezionatore di ingredienti e fornitori “etici”) ha lavorato anche nelle cucine di Anthony Genovese (in più riprese, al Pagliaccio) e di Valeria Piccini (Da Caino) e poi in giro per l’Europa, selezionando le esperienze più interessanti del panorama attuale: dall’Asador Etxebarri di Victor Arguinzoniz nei Paesi Baschi al francese Pierre Gagnaire, passando anche dalle Fiandre all’ormai chiuso e compianto In De Wulf di Kobe Desramaults (che forse non del tutto casualmente dopo il suo passaggio ha deciso di aprire una bakery e pizzeria a Gent).
In tutto questo peregrinare lui ha trovato la sua strada, che oggi condivide con gli avventori di Achilli al Parlamento (e con Tagliaferri che gli lascia carta bianca) mandando in tavola un menu – anzi tre, quanti i percorsi degustazione Opto, Ambarvalia e Fors Fortuna, rispettivamente da 65, 75 e 95 euro vini esclusi, per un totale di 16 piatti – che unisce un certo spirito esoterico alla sostanza (ed eleganza) dei piatti. Guidato da un’attenta ricerca antropologica su cibi e ingredienti e da una cucina elaborata che riesce però ad arrivare in maniera immediata a chi sia pronto a coglierla, con il fil rouge delle affumicature e delle acidità che non risultano però mai estreme.
Dal menu estivo Albedo abbiamo assaggiato una carrellata di piatti tutti davvero interessanti, a cominciare dai tre assaggi di benvenuto (Carota di Polignano fermentata con polline e bottarga di cuore di cinghiale, Pomodoro ripieno con erba lepre, fiori e olio alla vaniglia e Crocchetta di astice, aceto e peperone rosso) e dal panis rusticus di farro e fagioli salati accompagnato dalla crema d’olio agrumata servita dentro a un baccello di borlotto, per finire con dessert inusuali come la Panna cotta di spirulina, caramello di capperi, semi di zucca e cetriolo e la Fragola arsa, mascarpone, ‘nduja.
Nel mezzo diverse altre portate tutte molto buone, citiamo le nostre preferite: l’Aletta di pollo ripiena di pasta e spezzata e lumachine di mare (da mangiare con le mani, un incrocio godurioso e inedito tra una chicken wing e una frittatina di pasta), il Raviolo Melitta, infusione di cera d’api e camuciolo (farcito di formaggio blu, per nulla stucchevole anzi da bis) e il sorprendente Astice marinato in lievito madre con emulsione di cozze e grasso di pecora che porta tutto l’imprinting bonciano in un piatto di alta cucina.
Indirizzo: | |
Telefono: | 06 86761422 |
Sito internet: | achilli.restaurant/al-parlamento/ |
Giorno di chiusura: | domenica |
Fascia di prezzo: | 65-90 euro bevande escluse |
Tipo di locale: | ristorante – enoteca |
Carte di credito: | le principali |
Andateci per: | il bel lavoro di cucina di Tommaso Tonioni che unisce ricerca filologica, creatività e approccio “nose to tail” |
Valutazione: |
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]]>Poco prima del lockdown abbiamo avuto la possibilità di provare un ristorante che abbiamo il piacere di raccontare in questa recensione: è il QB Duepuntozero di Salò. Ci auguriamo di poter tornare presto a godere di questi piatti. Informazioni: Indirizzo: Via Pietro Salò, 23 Salò (BS) Telefono: 0365 520421 Sito internet: qbduepuntozero.com Giorno di chiusura: domenica sera e lunedì Fascia di prezzo: 45-75 euro bevande escluse Tipo di locale: ristorante Carte di credito: le principali Valutazione: QB Duepuntozero – Quando il lago di Garda profuma nel piatto Quanto basta (QB) significa ciò che occorre. E quando all’esaltazione delle ottime materie […]
L'articolo QB Duepuntozero, Salò sembra essere il primo su Via dei Gourmet.
]]>Poco prima del lockdown abbiamo avuto la possibilità di provare un ristorante che abbiamo il piacere di raccontare in questa recensione: è il QB Duepuntozero di Salò. Ci auguriamo di poter tornare presto a godere di questi piatti.
Quanto basta (QB) significa ciò che occorre. E quando all’esaltazione delle ottime materie prime del territorio si accompagna una cucina semplice, diretta e genuina, non serve davvero altro.
Quanto basta significa anche avere il coraggio di proporre piatti con pochi ingredienti ben equilibrati tra loro, senza seguire le mode del momento, fatte di creazioni sempre più complesse, dagli innumerevoli componenti e consistenze.
E al QB Duepuntozero, in una location con splendida vista lago, lo chef Alberto Bertani porta in tavola il Lago di Garda con la passione di chi è originario di Gargnano, uno dei borghi più caratteristici della riviera dei limoni. Agrumi, olive, erbe spontanee, pesce di lago e formaggi delle valli, sono gli elementi cardine della sua proposta e i capperi che raccoglie personalmente suo padre sono il leitmotiv del suo menù.
È Irene Agliardi, l’elegante padrona di casa e sommelier di una cantina che conta 200 etichette sapientemente selezionate, ad accoglierci caldamente e a proporci il percorso di degustazione dei piatti più significativi della cucina dello chef Bertani.
Apriamo con il suo signature dish: tartare di coregone, capperi di Gargnano, limone confit, gel al Chiaretto della Valtènesi e sabbia alla salvia. Un vero e proprio omaggio al lago di Garda in tutte le sue eccellenze enogastronomiche, accompagnato da un Franciacorta Rosé.
Segue un hamburger di lingua di vitello, peperoni dolci, salsa verde e maionese al brodo della stessa lingua, filtrato e ridotto, dopo che questa è stata cotta a bassa temperatura con alcune verdure. L’abbinamento è con un interessante Chardonnay Omina Romana del 2015 che si sposa molto bene.
Arriva quindi il momento di uno spaghetto trafilato al torchio, saltato con sarde del Garda, limoni confit, polvere di pane e capperi di Gargnano. Sapidità e profumo in equilibrio perfetto. Le sarde sono state conservate sotto sale e poi sciacquate nel vino bianco.
Straordinario il piccione fumé in due cotture: coscia e ala sono cucinate a bassa temperatura e poi rosolate, il petto è affumicato al rosa, il tutto accompagnato da scalogni glassati, zucca e salsa al whisky torbato. Piatto abbinato a un calice di Brunello di Montalcino.
Per concludere in bellezza ecco l’omaggio al lago di Garda, la crostatina Gargnano amor mio al cremoso cioccolato avorio e limone, capperi sabbiati con meringa bruciata e caramello sabbiato ai capperi. Se vi sembra strano trovare i capperi in un dessert, ricordate che Massimo Bottura li mise anche nella sua crostatina al limone, uno dei suoi piatti più celebri.
Buonissima anche la torta di rose con salsa alla vaniglia, dopo la quale ci tuffiamo nella piccola pasticceria degustando tartellette al cedro, biscotti sablé alla nocciola e caramello, una crema di caffè con panna e cantuccini al pistacchio.
A chiudere la degustazione il profumato limoncello con i limoni della riviera.
E questo è quanto basta per ritenersi davvero felici e soddisfatti.
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]]>L’emergenza corona virus in un battito di ciglia ha stravolto le nostre vite e il lavoro di tutto il mondo della ristorazione. Nell’obbligo di chiudere i battenti, e col perdurare del lockdown, sempre più locali hanno deciso di offrire il servizio di consegna di cibo a domicilio. Scopriamo insieme alcuni ristoranti di Roma da segnare in agenda per continuare ad assaporare cose buone e di qualità anche in quarantena. Roma: i ristoranti di qualità che fanno consegne a domicilio Trattoria SantoPalato Se amate la cucina romana, SantoPalato è la risposta. Dalla trippa alla romana al supplì con asparagi, blu di pecora […]
L'articolo Il cibo di qualità a domicilio. Cosa scegliere a Roma sembra essere il primo su Via dei Gourmet.
]]>L’emergenza corona virus in un battito di ciglia ha stravolto le nostre vite e il lavoro di tutto il mondo della ristorazione. Nell’obbligo di chiudere i battenti, e col perdurare del lockdown, sempre più locali hanno deciso di offrire il servizio di consegna di cibo a domicilio. Scopriamo insieme alcuni ristoranti di Roma da segnare in agenda per continuare ad assaporare cose buone e di qualità anche in quarantena.
Se amate la cucina romana, SantoPalato è la risposta. Dalla trippa alla romana al supplì con asparagi, blu di pecora e tuorlo, dall’amatriciana alle polpette al sugo, il menu delivery di Sarah Cicolini è un meraviglioso inno al comfort food. In più per il weekend del 25 aprile la chef ha ideato uno speciale “pic-nic” casalingo di liberazione. Info e ordinazioni: 06 77207354.
Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice di RetroBottega, uno dei più piacevoli, divertenti e interessanti bistrot gastronomici di Roma, non si fermano mai e rispondono al lockdown con una delle più interessanti proposte di cibo a domicilio. Le possibilità spaziano dalla pasta fresca da cuocere di RetroPasta ai box gourmet di RetroBottega, fino alle veg box con frutta, verdura, pane, formaggi. Info e ordinazioni: 06 68136310. E in esclusiva per il 25 aprile il menu è studiato in collaborazione con Barred.
Dal 21 aprile il servizio delivery firmato Roscioli (vedi sotto l’offerta del forno) si arricchisce con una serie di piatti cucinati, creati ad hoc dallo chef Nabil Hassen, pensando a cotture lente, diverse, e a ingredienti capaci di non perdere texture e consistenza con il trasporto. A completare l’offerta la carta dei vini di Maurizio Paparello pensata per un consumo a casa! Info e ordinazioni: 06 6875287.
Niko Romito – chef e patron del tristellato ristorante Reale di Castel di Sangro – torna in pista in tempo di quarantena con Spazio Bar e Cucina. Su Deliveroo potete ordinare pane, pollo fritto, hamburger, bombe dolci e salate. E poi ci sono i menu completi: quello della tradizione e quello vegetariano.
Il format dedicato a pollo fritto dei Fooders, alias Francesca Barreca e Marco Baccanelli, propone alcuni piatti irresistibili: dalle intramontabili ali di pollo fritte ai burger speciali come quello con bun al burro, sovracoscia di pollo marinata e grigliata, paprika, jalapenos, coleslaw, salsa piccante e cetriolini. Consegne con JustEat, Deliveroo, Foodys.
Anche Arcangelo Dandini scende in campo con un servizio delivery d’autore incentrato sulla sua interpretazione della tradizione romana: dal suo celebre supplì alla frittata di pasta alla carbonara, alla trippa di vitello alla romana. Servizio proposto in collaborazione con Cosaporto.it.
La trattoria di Adriano Baldassarre arriva a casa vostra con coratella d’abbacchio, filetti di baccalà, gnocchi al sugo di coda, saltimbocca alla romana. Alcuni piatti sono disponibili sono per i residenti del quartiere Appio Latino, gli altri invece arrivano anche fuori Raccordo. E poi ci sono i pronti da cuocere e i dolci! Tel. 06 50695104.
Torna in pista anche la pizza di Stefano Callegari nel quartiere Appio. Sbanco arriva a casa con un’offerta semplice e contenuta, ma sempre fresca e golosa. Protagonisti supplì, crocchette, pizze classiche con qualche spunto creativo (come la pizza fritta con sugo di coda alla vaccinara) e poi alcuni dolci e birre. Ordinazioni direttamente chiamando Sbanco (tel. 06 789318) oppure su Foodys e Uber Eats.
Fritti, pizze e qualche gustoso piatto della tradizione italiana. E allora che sia il gattò di patate o la fettina panata con insalata russa, potrete esser certi di concedervi una serata all’insegna del comfort food. Consegne dirette nei quartiere limitrofi chiamando il 348 5883932, altre consegne tramite UberEats e Foodys.
Fritti, pizze, focacce e tante, tante birre. Non potevano di certo mancare nel menu delivery dell’Osteria di Birra del Borgo questi elementi. Per chi è in coppia o in famiglia interessanti i menu, come il n.2: 1 Pizza Margherita, 1 focaccia Mortadella bufala e pistacchio, 2 supplì classici, 1 Litrone Lisa “1 litro di birra”. Consegne con UberEats.
Consegne a domicilio anche per il ristorante stellato di Fiumicino. Se volete regalarvi una cena speciale, il 25 aprile e il 1 maggio Gianfranco Pascucci porta a casa vostra due prelibatezze: il crudo di mare (tartare, pesce bianco, crostacei) e le tagliatelle con astice, arancia e basilico fresco. Per info e prenotazioni: 329 4603566 o 329 4603565.
Ecco un delivery per chi ama la cucina siciliana. Il menu spazia dalla caponata alle polpette di alici con cipollata agrodolce, passando per il cous cous di pesce alla trapanese. Non manca nemmeno una valida selezione di vini siciliani. Per ordinare: telefono 06 83662023; whatsapp al 3200673500.
Aperto anche la domenica, il delizioso ristorante giapponese di Rione Monti propone la consegna a domicilio di divertenti e gustosi bento: dal Korokke begano bentō (crocchetta di patate giapponese, cipolla, salsa BBQ, riso, contorni) al Pollo karaage e ognigiri bentō (bocconcini di pollo marinati in salsa al zenzero e fritto con 2 onigiri e contorni). Info e ordinazioni: 06 4815655.
Dalla pappa al pomodoro alla quiche radicchio pere e formaggio, dalla veggie bowl alle alette di pollo con salsa bbq, Marigold propone uno sfizioso menu per il pranzo e per la cena a domicilio. Non mancano tante bontà dalla bakery: carrot cake, brownie, banana bread… Info e ordinazioni: 3454004683 o ciao@marigoldroma.com.
La cucina gourmet di Angelo Troiani arriva a casa vostra per una serata speciale. Il menu propone ad esempio: Ostrica Special, topinambur e cous cous di broccoli; crema di ceci di Spello, gamberi rossi di Mazara del Vallo, cardamomo e rosmarino; kebab di coniglio, cicoria e maionese di porcini. Info e ordinazioni: 06 6869432 – 335 5248654.
Il quartiere Cento Celle (e tutta l’area di circa 5km che UberEats copre con il delivery) possono godere della pizza di Jacopo Mercuro. In menu supplì, pizze (dalla classica margherita alla porchetta, cicoria e fior di latte) e dolci. Per ordinazioni: https://www.ubereats.com/it/rome/food-delivery/180g-pizzeria-romana/Ighha4y7TpO0RVhwSyp9UQ
Solo nel weekend anche la cucina di mare dell’Osteria dell’Orologio di Fiumicino arriva a Roma. Marco Claroni propone un menu che spazia dal gambero rosso con agretti e nocciole alla zuppa di pesce con pane alle erbe. Chiamate il 347 5179051 e ordinate entro le 23 del giorno precedente alla consegna.
L’Osteria Mavi propone 3 Box contenenti piatti da ultimare in cottura seguendo poche e semplici indicazioni dello chef. Dal brunch alla cena. Ordinazioni su whatsapp: 3886507828 – 3482638551 – 3493584582. Consegna in tutta Roma.
Quello del Piccadilly è un menu in primis di mare, con crudi, ostriche, tartare, cui si affiancano prodotti di qualità, come la mozzarella di bufala e le alici del Cantabrico. Per ordinare: +39 3497206424 oppure info@piccadillyroma.com.
Pizza rossa e bianca (solo quelle, perché l’assurdità dei provvedimenti anti-virus non ha limiti), pane, biscotti, ciambelloni… Roscioli è una garanzia anche in tempo di virus. Si ordina oggi per domani. Telefonare allo 06 686 5621 oppure ordinare su CosaPorto.it
Grazie a CosaPorto e Magiordomus arrivano a casa anche le bontà di Gabriele Bonci: dal classico connubio pizza&mortazza al pane enkir/farro, dal supplì al pollo e patate, fino al kit per la colazione. E poi i più appassionati possono ordinare anche l’impasto di Bonci da elaborare a proprio piacimento!
Formaggi, ovviamente, ma anche tante altre bontà, per un’irresistibile spesa gourmet a casa vostra: salumi, conserve, sughi, pasta, biscotti, pane e vini. Info e ordinazioni: 06 68192210.
Non solo salumi e formaggi ma anche piatti pronti come lasagne, parmigiana di melanzane, polpette manzo al sugo, roast-beef, zucchine alla scapece, tiramisù… Ercoli Prati: via Montello 26 – Tel. 06 3720243; Ercoli Parioli: viale Parioli 184 – Tel. 06 8080084.
Oltre ai formaggi e a tutti gli eccellenti prodotti gastronomici della bottega di via Padova, arrivano a casa anche i piatti cucinati. Info e ordinazioni: 06 44244121 / 345 1371408.
Il pesce fresco a casa, in tutta Roma. Per una cena gustosa e di qualità. Lista prodotti del giorno, info e ordinazioni: 366 3954523.
Cibo a domicilio di alta qualità? Roma chiama, Pork’n’roll risponde, con salumi, carne fresca, birre e con l’irresistibile Aperipork (salumi, porchetta, caciocavallo, olive di Cerignola, taralli pugliesi, birra). Info e ordinazioni: Foodys, UberEats.
Per chi ha voglia di dolcezza ci sono i dolci di Le Levain, da ordinare attraverso Cosaporto.it: si spazia dalla tarte citron alla cheesecake ai lamponi, dal kit per fare il pane al box per la colazione.
Il forno-pizzeria di via de’ Calvi e via della Pisana è un punto di riferimento per pane, pizza e dolci da forno. Info e ordinazioni: 0687725015.
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]]>Quest’anno saremo bloccati a casa per Pasqua e Pasquetta, ma questo non significa necessariamente rinunciare a un grande pranzo. Tantissimi ristoranti di livello si sono organizzati per portare a casa nostra il miglior pranzo di Pasqua delivery possibile. Ecco allora una carrellata di menu fra Milano, Bologna e Roma, con qualche puntata in provincia, fra ristoranti stellati e grandi bistrot, per assaporare piatti indimenticabili, quasi come se fossimo al ristorante. Avete ancora qualche ora per organizzare il vostro pranzo di Pasqua gourmet a casa! Daniel Canzian, Milano Finger’s, Milano VIVA Viviana Varese, Milano * Da Vittorio, Brusaporto (BG) *** Massimiliano Poggi, Castel […]
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]]>Quest’anno saremo bloccati a casa per Pasqua e Pasquetta, ma questo non significa necessariamente rinunciare a un grande pranzo. Tantissimi ristoranti di livello si sono organizzati per portare a casa nostra il miglior pranzo di Pasqua delivery possibile. Ecco allora una carrellata di menu fra Milano, Bologna e Roma, con qualche puntata in provincia, fra ristoranti stellati e grandi bistrot, per assaporare piatti indimenticabili, quasi come se fossimo al ristorante. Avete ancora qualche ora per organizzare il vostro pranzo di Pasqua gourmet a casa!
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]]>La cucina romana con ingredienti di qualità nel cuore di Trastevere Scopri le altre trattorie di Roma recensite su Via dei Gourmet
L'articolo Da Enzo al 29 – Roma sembra essere il primo su Via dei Gourmet.
]]>Che gioia sapere che ci sono certezzeche non vengono scardinate col passare del tempo. Come quella di un’amatriciana, un carciofo alla giudia e un tiramisù da urlo in quel di Trastevere. In un angolo di Roma medievale calmo e un po’ fuori dal tempo trova spazio una delle più minuscole trattorie della città, punto di attrazione per turisti stranieri e romani che col passare degli anni hanno scoperto le gioie che regala questo luogo.
Da Enzo al 29 la gentilezza è la parola d’ordine. Così come la qualità degli ingredienti e la maestria nel preparare piatti sempre rigorosi nella loro classicità, in barba alle rivisitazioni!
E allora armatevi di appetito e godete di tutta la piacevolezza di ricette tradizionali come la già citata amatriciana, cremosa, grintosa, sapida al punto giusto, l’eccellente carbonara, o un carciofo alla giudia o alla romana preparato a regola d’arte (ovviamente solo nella migliore stagione). Se ancora siete affamati potete provare la trippa alla romana, le polpette al sugo oppure l’abbacchio. Ma non dimenticate di lasciare un piccolo spazio per il delizioso bicchiere di tiramisù, semplicemente irresistibile.
Tra l’altro si beve bene, a prezzi onestissimi, e ci si cala nell’atmosfera della vecchia trattoria romana, chiassosa e affollata, con qualche tavolino all’aperto in tutte le stagioni, ché potrebbe capitare anche a voi di concedervi un delizioso pranzo all’aperto anche nel mese di febbraio.
Un piccolo locale di tradizione in una delle più affascinanti zone di Trastevere. Da Enzo al 29 non si prenota, a meno che non vogliate cenare alle 19.30, e dopo troverete sicuramente una lunga coda, specie nel weekend, gettonato com’è dal pubblico straniero che affolla le vie di questo rione storico. Il nostro consiglio è quindi quello di provarlo a pranzo, quando la situazione è più tranquilla e quando, magari, nell’attesa del vostro turno, vi sarà servito un assaggio di carbonara!
In tavola arrivano i piatti tipici romani, preparati con buone materie prime (vedi la pasta Martelli realizzata ad hoc per Enzo al 29, l’olio extravergine biologico della provincia di Viterbo, le farine del Mulino Marino, il guanciale IGP di Amatrice o il pecorino DOP dell’Agro Romano) e con un certo rigore.
Non perdetevi la cremosa e saporita carbonara, ma andrete sul sicuro anche con cacio e pepe e amatriciana. Noi abbiamo poi assaggiato anche dei gustosi carciofi alla giudia e le polpette al sugo. Oltre al menu, piuttosto stabile, troverete anche qualche piatto del giorno: per noi degli ottimi saltimbocca alla romana. In chiusura dolci classici e di sostanza, come l’imperdibile tiramisù nel bicchiere (con le uova di Paolo Parisi o di San Bartolomeo).
Il pane è preparato con pasta madre, il vino della casa è un biologico prodotto sull’Appia Antica e la carta dei vini propone alcune delle migliori etichette della regione. Un servizio cordiale ed efficiente completa il quadro di questa gettonata trattoria trasteverina, che punta sulla qualità senza perdere l’atmosfera da vecchia Roma.
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]]>Informazioni: Indirizzo: Via del Boccaccio, 24 – 00187 Roma Telefono: 06 68136310 Sito internet: www.bunkerkitchenclub.com Giorno chiusura: domenica (orari 18 / 23) Fascia di prezzo: 40-65 euro bevande escluse Tipo di locale: ristorante Carte di credito: le principali Valutazione: La recensione di Bunker Kitchen Club Roma: Un melting pot in salsa rock. Nel centro di Roma. A due passi da Fontana di Trevi. Di cosa parlo? Di Bunker Kitchen Club, moderno locale nato la scorsa primavera da un’idea di Nicholas Amici. Luci basse, una scala da scendere per accedere alla sala, più in basso rispetto al piano stradale, un […]
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]]>Indirizzo: | |
Telefono: | 06 68136310 |
Sito internet: | www.bunkerkitchenclub.com |
Giorno chiusura: | domenica (orari 18 / 23) |
Fascia di prezzo: | 40-65 euro bevande escluse |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | le principali |
Valutazione: |
Un melting pot in salsa rock. Nel centro di Roma. A due passi da Fontana di Trevi. Di cosa parlo? Di Bunker Kitchen Club, moderno locale nato la scorsa primavera da un’idea di Nicholas Amici.
Luci basse, una scala da scendere per accedere alla sala, più in basso rispetto al piano stradale, un arredamento tutto giocato sul legno e il ferro, una grande cucina a vista e un sottofondo all’insegna della migliore musica rock.
È qui che va in scena un format enogastronomico divertente, all’insegna del gioco e della condivisione, in cui sono protagonisti piatti che mixano ingredienti e tecniche di ogni angolo del pianeta. Piatti sempre composti da diversi pezzi, pensati per essere divisi fra i commensali, in una sequenza che comincia con snack divertenti e prosegue con piatti più consistenti, senza la canonica suddivisione in antipasti, primi e secondi, ché qui il motto è “sperimentazione, divertimento, scoperta”.
Gli assaggi da non perdere? Il “Cono? Tre gusti, grazie!” (coda, crema al wasabi e cioccolato), il Fish & Chicks (crudo di ricciola, chips di pelle di pollo, leche de tigre e pomodoro bruciato), i Mediterranean Korean Dumpling (doppia versione di ravioli ripieni di melanzane, pomodoro, parmigiano, salsa koreana Bunker e basilico), il Sangue e Brace (angus dalla lunga frollatura cotta al sangue con una glassa a base di fondo di cottura e acqua di ostriche e carciofi affumicati).
Anche la carta dei vini è un giro del mondo, dall’Italia al Sud America e ritorno. Una selezione non amplissima, ma interessante e di qualità, con attenzione al mondo bio.
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]]>Informazioni RetroVino Roma: Indirizzo: via d’Ascanio 26 A – 00186 Roma Telefono: 06 68136310 Sito internet: https://www.retro-bottega.com Giorno chiusura: lunedì a pranzo (orari 12 / 02) Fascia di prezzo: 16-30 euro bevande escluse Tipo di locale: enoteca con cucina Carte di credito: le principali Valutazione: La recensione: Se il duo Giuseppe Lo Iudice & Alessandro Miocchi vi aveva conquistati con il progetto Retrobottega, allora, come noi, gioirete nel sapere che la loro ultima creatura, RetroVino, è un nuovo indirizzo destinato ad avere successo e ad essere ricordato come uno di quei locali che noi appassionati di buon vino e […]
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]]>Indirizzo: | via d’Ascanio 26 A – 00186 Roma |
Telefono: | 06 68136310 |
Sito internet: | https://www.retro-bottega.com |
Giorno chiusura: | lunedì a pranzo (orari 12 / 02) |
Fascia di prezzo: | 16-30 euro bevande escluse |
Tipo di locale: | enoteca con cucina |
Carte di credito: | le principali |
Valutazione: |
Se il duo Giuseppe Lo Iudice & Alessandro Miocchi vi aveva conquistati con il progetto Retrobottega, allora, come noi, gioirete nel sapere che la loro ultima creatura, RetroVino, è un nuovo indirizzo destinato ad avere successo e ad essere ricordato come uno di quei locali che noi appassionati di buon vino e buona cucina vorremmo con tutto il cuore avere sotto casa.
Il menu è un percorso breve e irresistibile fra taglieri (che si possono richiedere anche in mezza porzione o mixati fra loro) di salumi, formaggi, sottoli e sottaceti – da applausi le cipolline borretane, i cavolfiori sottaceto, il capocollo di Martina Franca, la coppa di testa – e piccoli piatti gustosi presentati con elegante semplicità.
Nell’indecisione abbiamo assaggiato praticamente tutto (impresa fattibile anche per il portafoglio, dal momento che i prezzi oscillano fra gli 8 e i 10 euro a portata). Sul podio l’eccezionale coniglio con maionese alla carota e parmigiano, il pastrami sandwich scomposto e la lingua con salsa verde e giardiniera.
Ma qui si viene in primis per il vino e in effetti RetroVino è il posto giusto anche per fermarsi a sorseggiare un calice per l’aperitivo: la scelta è internazionale e non scontata, con attenzione al mondo bio e naturale ma senza inutili integralismi, e con una bella varietà anche alla mescita.
Il locale è piccolo piccolo e non si prenota, quindi ricordatevi di scegliere gli orari più “furbi” per non attendere troppo. E poi bando ai formalismi, l’ambiente è minimal e curato, come il fratello maggiore “Retrobottega”, ma ancora una volta le sedute sono alte e ci si accomoda al tavolo comune. Insomma, è il posto perfetto per stare in compagnia ma anche per fare conoscenza coi vicini!
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]]>Info utili Ristorante Marzapane Roma: Indirizzo: Via Velletri, 39 – 00198 Roma Telefono: 06 64781692 Sito internet: www.marzapaneroma.com Giorno chiusura: lunedì e martedì a pranzo Fascia di prezzo: 50-80 euro Tipo di locale: ristorante Carte di credito: Visa, Mastercard e Bancomat Valutazione: La recensione: Trovare una nuova strada, senza perdere la propria identità, ma creando qualcosa di nuovo, che stimoli l’interesse del pubblico è cosa tutt’altro che semplice. Eppure in quest’ultimo anno Mario Sansone è riuscito con il ristorante Marzapane in questa bella impresa. L’avvicendamento in cucina fra Alba Esteve Ruiz e Francesco Capuzzo Dolcetta ha portato da un lato […]
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]]>Indirizzo: | Via Velletri, 39 – 00198 Roma |
Telefono: | 06 64781692 |
Sito internet: | www.marzapaneroma.com |
Giorno chiusura: | lunedì e martedì a pranzo |
Fascia di prezzo: | 50-80 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | Visa, Mastercard e Bancomat |
Valutazione: |
Trovare una nuova strada, senza perdere la propria identità, ma creando qualcosa di nuovo, che stimoli l’interesse del pubblico è cosa tutt’altro che semplice. Eppure in quest’ultimo anno Mario Sansone è riuscito con il ristorante Marzapane in questa bella impresa. L’avvicendamento in cucina fra Alba Esteve Ruiz e Francesco Capuzzo Dolcetta ha portato da un lato nuovo slancio, voglia di innovare, ma anche una ritrovata solidità e qualche nota di piacevole classicità.
Ci siamo così ritrovati in un locale che sempre di più ci ricorda i più buoni bistrot parigini, non solo nell’aspetto, con i piatti scritti su vetri e lavagne, ma soprattutto nel piatto, un ristorante dove assaggiare un fantastico pâté en croûte o un’audace acqua di zucca mantovana con cicerchie della Tuscia, castagne e cavolo nero.
La formula diverte e mette a proprio agio: si può scegliere di accomodarsi al banco dello chef oppure ai tavoli. E il cibo? Ci si muove fra il menu “ristorante”, quello del banco e i piatti del giorno alla lavagna. Lo chef, appena ventisettenne, dimostra grande tecnica, maturità e capacità di proporre una cucina all’insegna del gusto e della soddisfazione.
Cosa fare se siete indecisi? Fate come noi, pescate da tutti i menu: polpette di maiale nero dei Nebrodi allo spiedo (la cottura avviene sul komado, tradizionale barbecue giapponese), falafel rigorosamente fritti, candele spezzate alla genovese, manzo (punta di petto stagionata due mesi) radicchio e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, mammella con panna acida ed erba aglina e per finire la mela cotogna con pane di pasta madre, cedro cantino e gelate al latte di fico.
Anche sul fronte del vino ci si tolgono belle soddisfazioni, un po’ per tutte le tasche, anche alla mescita.
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