di Francesca Rigotti, ed. Il Mulino
Un agile volumetto in cui, in otto capitoli, si mettono a confronto filosofia e cucina. Si parte dalle analogie linguistiche (sete di sapere, divorare un libro), si confrontano poi le posizioni di vari filosofi riguardo alla cucina – per citarne alcuni, Platone, Kant e Kierkegaard – fino ad arrivare ai riferimenti contenuti nella Bibbia riguardo al peccato della gola e a Dante e alla sua fame di sapere.
È un breve saggio che si legge velocemente e contiene diversi spunti interessanti (a tratti anche divertenti, come nella rielaborazione dell’affresco di Raffaello “La Scuola di Atene” che l’autrice trasforma nel Pranzo di Atene, con i filosofi intenti a degustare le pietanze preferite o nella rievocazione dell’immagine del cuoco che veniva data nelle commedie greche).
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