La vocazione del 1978, ristorante del quartiere Trieste-Nomentano, è dichiaratamente gourmet. Dopo una fase di pre-apertura, l’arrivo dell’autunno è coinciso con la programmazione di “Cene dell’altro mondo”: un interessante calendario di eventi a quattro mani, in cui il resident chef Eros Bruno si dimostra ben disposto ad aprire le porte della sua cucina a illustri colleghi. Nel primo appuntamento, lo stellato Graziano Caccioppoli ha portato con sé alcuni dei piatti che ha in carta al Maxi di Vico Equense. Un percorso fatto di spume al sapore di mare e sfere di cioccolato ripiene di cachi, ma anche della concretezza rassicurante di una napoletanissima pasta mista in una zuppa di molluschi e crostacei.
Ad alternare le preparazioni di Caccioppoli, quelle del padrone di casa Eros Bruno, un piemontese giramondo che non rinnega le sue origini, ma che riesce a dialogare con gli ospiti attraverso ricette moderne e dai sapori diretti. “Cerco di mettere al massimo tre ingredienti e una guarnizione” confessa. La cena è stata abbinata ai vini dell’azienda laziale Artico.
La scelta di non proporre nessuna portata abitualmente in menu è un chiaro invito a tornare al Ristorante 1978 per scoprire la sua cucina: menu à la carte e percorsi degustazione da 5 e 7 portate. Il locale si presenta accogliente grazie ad un giusto mix di elementi “caldi” e altri dal design moderno. La cucina a vista è un grande palcoscenico che rapisce l’attenzione. Carta dei vini curata dalla sommelier Laura Paone che non nasconde un certo feeling con i vini d’Oltralpe.
Prossimo appuntamento con le “Cene dell’altro mondo” venerdì 9 novembre con lo chef Pietro Volontè dell’Althoff Hotel Villa Belrose a Saint-Tropez.
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