Lunedì 5 febbraio 2018, in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare 2018, Eataly Roma – in collaborazione con Equoevento Onlus e Semi di Libertà – organizza una serie di appuntamenti dedicati a questo tema. La giornata avrà inizio con la Cotta Pubblica della ‘RecuperALe’, una birra artigianale realizzata utilizzando le eccedenze alimentari di qualità destinate ad
essere sprecate, prodotta insieme ai detenuti di Rebibbia che partecipano ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale.
In questa particolare occasione, i Birrai di Eataly e di Vale la Pena, i detenuti e i volontari di EquoEvento, insieme al pubblico, realizzeranno la cotta di birra ottenuta dal pane recuperato da Eataly.
Durante la giornata ci saranno altri eventi dedicati al tema dello spreco alimentare, come la cena al ristorante “Stagioni”, i cui proventi saranno donati da Eataly per sostenere le attività di EquoEvento Onlus. Il programma completo della giornata di prevenzione dello spreco da Eataly: https://goo.gl/N89Zcn.
Progetto Vale la Pena
I promotori del progetto sono due associazioni: Equoevento Onlus, che si occupa di recuperare il surplus alimentare per destinarlo alle persone bisognose (www.equoevento.org), e Semi di Libertà Onlus (www.semidiliberta.org), impegnato nell’inserimento lavorativo dei detenuti del carcere di Rebibbia nella
filiera della birra artigianale con il progetto Birra Vale la Pena (www.valelapena.it).
Lo spreco alimentare in Italia
Ogni giorno fra ciò che rimane nel piatto nel frigo e nella dispensa di casa, gli italiani gettano 100 grammi di cibo: una quota che moltiplicata per 365 giorni all’anno ci porta a 36,92 kg di alimenti, per un costo di 250 euro all’anno. A livello nazionale significa sprecare circa 2,2 milioni di tonnellate di cibo in un anno, per un costo di 8,5 miliardi di euro, circa lo 0,6% del Pil.
«Abbiamo iniziato con Expo ad occuparcene e la sinergia tra Reduce e il Premio Vivere a Spreco Zero ha prodotto ottimi risultati – ha dichiarato il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani. Le stime del 2015 evidenziavano come si sprecassero 63 Kg di cibo a testa. I dati emersi dal progetto Reduce indicano come vi sia un calo dello spreco a livello domestico e le indagini fatte con i Diari di famiglia ci hanno dimostrato come lo spreco si sia attestato oggi sui 37 kg pro capite. Questo sta a
dimostrare che una campagna di sensibilizzazione concertata tra Istituzioni e Università possa produrre grandi risultati».
Leggi anche: |
Lascia un commento