Indirizzo: | Via Lecco, 4 - 20124 Milano |
Telefono: | 02 29531387 |
Sito internet: | www.ristorante-imalavoglia.com |
Giorno chiusura: | domenica e lunedì a pranzo |
Fascia di prezzo: | 50 -70 euro |
Tipo di locale: | ristorante siciliano |
Carte di credito: | Visa, Mastercard, American Express e Bancomat |
Andateci per: | provare la vera cucina siciliana con tutti i suoi profumi nel cuore di Milano |
Cena al Malavoglia: un angolo di Sicilia nel cuore di Milano. Conosco questo ristorante a gestione familiare ormai da molti anni, da quando stava a San Felice e io ero poco più che una ragazzina. È sempre stato un locale caldo e accogliente, arredato semplicemente, con qualche immagine della terra di Sicilia appesa ai muri e la sensazione di trovarsi in un ambiente con un qualcosa di domestico, seppur ben curato.
È un po’ che non ci vengo e ci torno volentieri per portarci un amico cui voglio far capire cosa siano i sapori genuini di quest’isola, terra che ho cominciato ad amare proprio in questo ristorante, prima ancora di avere la possibilità di andarci.
Il proprietario e la moglie, i signori Anzalone, hanno avviato l’attività nel 1972 e da allora hanno coinvolto un po’ tutta la famiglia; i figli quando erano più giovani, poi i fratelli, e proprio ora la storica famiglia sta cedendo l’attività a un nuovo proprietario; ma per chi ama la loro cucina non vi è nulla da temere. La storica squadra della cucina di Maria Giunta Anzalone, cresciuta negli anni con l’esperienza, rimarrà infatti la stessa.
Siamo stati accolti meravigliosamente e come sempre decidere cosa mangiare è stata una deliziosa tortura; la lista è ricca di ottimi piatti, prevalentemente a base di pesce, sempre fresco.
Da sempre consiglio la loro caponata, bilanciatissima e che si scioglie in bocca, e poi tutto quanto sia a base di tonno. La girandola di mare, specialità di carpacci e crudità da degustare a partire dalla pietanza più delicata sino al tonno con il rafano, la zuppa di ceci e cozze di Olbia, le sardine in agrodolce e poi la pasta – rigorosamente bucatini – alla Norma, trionfale piatto della tradizione siciliana. Ottimi fra i secondi la costata di tonno, gli involtini di spada, la sarda a beccafico e il rollè di pesci.
Il finocchietto selvatico, il rafano fresco e poi l’uvetta e la frutta candita sono quindi sovrani, dall’antipasto al dessert, in questa cucina così profumata.
Ma per chi, come me, è cronicamente goloso, il momento dei dolci è quello più atteso della serata. Ci servono dei sorbetti fatti in casa al melograno e al fico d’India per prepararci ai dessert. Si parte quindi con la piccola pasticceria, rigorosamente fatta in casa, che è sempre freschissima e stupefacente nella varietà. Quindi ecco la cassata siciliana, delicata, e i cannoli, sempre fragranti, che ci vengono serviti accompagnati da un ottimo passito di Pantelleria.
La carta dei vini è di livello; vi è ampia scelta, con particolare attenzione alle etichette siciliane, che sottolineano ulteriormente questi sapori che tanto ci piacciono e che tanto, in queste fredde sere di novembre, ci sanno restituire un po’ di mare.
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