Indirizzo: | Strada Statale Flaminia, Località Torrecola, 06049 Spoleto PG |
Telefono: | 0743 54119 |
Sito internet: | www.ilcapannoristorante.net |
Fascia di prezzo: | 40-50 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | le principali |
Andateci per: | una cucina di sostanza ma raffinata, in un ambiente incantevole |
Al Capanno non ci si capita per caso, nonostante sia ben segnalato lungo la Flaminia che corre tra Spoleto e Terni. Saranno i (saggi) consigli degli amici o le recensioni entusiaste come questa a farvi imboccare la stradina che parte dalla statale: una deviazione di pochi minuti che sembra però portare in un’altra dimensione, tra boschi e colline da cui potrebbe uscire all’improvviso il Bianconiglio o qualche altro essere fatato. Invece si arriva qui, a questo bel casale di campagna circondato da un ampio giardino ben tenuto e da querce secolari che, tra muri in pietra e travi di legno di castagno, conserva un carattere antico pur senza alcun segno di decadenza.
Dentro, l’ampia sala calda e accogliente è caratterizzata da tavoli apparecchiati con cura e da un grande camino in pietra che fa venire voglia di temperature invernali, cibi sostanziosi e calici di vino rosso. Eppure, mangiare all’aperto nei mesi più caldi, ben riparati da gazebo e ombrelloni e dalla frescura del bosco circostante, è una di quelle esperienze che poi si continuano a sognare per mesi. In entrambi i casi, comunque, il cibo non passa certamente in secondo piano.
La cucina – saldamente radicata sul territorio ma con piacevoli tocchi creativi, sempre molto equilibrati e mai velleitari – è decisamente il punto forte del Capanno, insieme a una carta dei vini non sterminata ma ricca di etichette interessanti e belle annate, dall’Umbria al resto d’Italia.
Scegliere tra le diverse proposte non è per nulla facile. Noi ci siamo affidati un po’ all’istinto e un po’ ai consigli degli amici fidati di cui sopra restando pienamente soddisfatti in entrambi i casi.
Dopo l’ottima partenza con l’uovo in camicia con salsa di pomodori arrosto, funghi galletti ed erbette fresche, goloso ed elegante e perfetto per il clima estivo, ci siamo goduti gli gnocchetti di patate con strigoli (erbe selvatiche) e nocciole – ricchi ma non eccessivamente pesanti – e le strepitose tagliatelle al ragù bianco di piccione, al cui pensiero ancora ci commoviamo.
A malincuore abbiamo saltato i secondi – ma il coniglio arrotolato con erbe aromatiche al forno e il petto di faraona con pesche ed erbe di montagna ci tentavano parecchio – e abbiamo invece optato per le gustose patate arrosto al rosmarino e per il pecorino al forno tartufato, forse un po’ troppo intenso per essere apprezzato con temperature superiori ai 20 gradi. E quando già stavamo rinunciando anche al dessert, ci siamo fatti convincere da una proposta raccontata a voce che si è rivelata uno dei dolci più buoni assaggiati di recente: la gelatina di mango con insalata di frutta fresca e sorbetto al lime.
Il menu propone anche diverse opzioni senza glutine che permettono anche a chi non può mangiarne di godersi quasi tutto il menu. La sosta è così piacevole che non ci si alzerebbe mai dal tavolo se non per andarsi a sdraiare su uno dei lettini all’ombra o sul dondolo.
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Marco Indiati says
Ho provato ad andarci oggi per pranzo con ospiti stranieri.
Imboccata la traversa della Flaminia che conduce al ristorante ci siamo trovati di fronte un folto gruppo di prostitute in attesa, a poca distanza dal Capanno, in uno scenario di assoluto degrado e siamo tornati indietro.
Surreale ed estremamente imbarazzante. Mi chiedo come faccia il ristorante a tollerare questo stato di cose.
Luciana says
Mi spiace Marco, noi non abbiamo visto nulla del genere – in altri punti della Flaminia sì, invece, purtroppo.
Ad ogni modo temo che esuli dalle responsabilità del ristorante e che siano altri che non dovrebbero tollerare (e permettere) cose simili e molto tristi.