Indirizzo: | Piazzale del Verano, 90/91 - 00185 Roma |
Telefono: | 06 94849822 |
Sito internet: | www.kikosushibar.it |
Giorno chiusura: | lunedì |
Fascia di prezzo: | 40-45 euro |
Tipo di locale: | ristorante giapponese |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | il sushi |
Kiko è un sushi bar di design nel cuore di San Lorenzo, a Roma. La proposta gastronomica è curata dal maestro del sushi Atsufumi Kikuchi.
Le recensioni di Kiko Sushi Bar Roma:
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Recensione del 1 agosto 2017:
È bello tornare in un locale che non si visita da un anno e scoprire che la qualità continua ad essere su ottimi livelli e a viaggiare di pari passo con il successo di pubblico. Siamo tornati da Kiko Sushi Bar giusto qualche settimana fa, ancora una volta prendendo posto al banco, così da poter ammirare il maestro del sushi Atsufumi Kikuchi – e i suoi collaboratori – all’opera.
Il menu è davvero ampio, soprattutto nell’area sushi & sashimi, e forse avremmo avuto bisogno di qualche consiglio in più per orientarci nella scelta. Nell’indecisione, abbiamo optato per l’ottima insalata di alghe e il tempura moriwase (di gamberi e verdure), croccante e asciutto; a seguire un piatto misto di sushi con nigiri di ventresca di tonno, di salmone, di gamberi crudi e cotti, più alcuni maki di salmone e avocado. A parte i maki all’anguilla laccata e i sake rainbow roll (California roll con aggiunta di salmone). Alta qualità tanto nei crudi, quanto nei piatti cucinati.
Alla voglia di consigliare questo ristorante giapponese contribuisce anche il vantaggioso rapporto qualità/prezzo: ricordatevi di dare un’occhiata ai menu degustazione per la cena e agli speciali lunch menu (a 18,50 euro). Disponibile anche il servizio di take away.
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Kiko Sushi Bar, un indirizzo da non perdere a San Lorenzo
Partiamo dalla fine. Kiko Sushi Bar ci è piaciuto. Per la cucina, per l’ambiente, per la complessiva piacevolezza. E la cosa non è scontata, perché trovare un buon sushi bar a Roma è tutt’altro che semplice. Nonostante l’offerta enogastronomica “del mondo” si sia ampliata negli ultimi anni, la capitale continua a faticare in questo ambito: troppo spesso i ristoranti etnici di Roma puntano alla quantità piuttosto che alla qualità e così ci si ritrova invasi da improbabili all you can eat e simili. Fortunatamente non è questo il caso.
L’offerta gastronomica è curata da Atsufumi Kikuchi, maestro del sushi con esperienza ultratrentennale che ha saputo fondere la cultura gastronomica tradizionale giapponese con le influenze newyorkesi ed europee.
Ça va sans dire, il sushi regna (quasi) incontrastato nel menu, ma ci sono anche alcuni gradevoli piatti alternativi, come l’Insalata Kiko (verdure, pesce crudo e frutti di mare, conditi con una profumata salsa al sesamo), i carpacci in stile giapponese, l’immancabile zuppa di miso, il salmone teriyaki, i vari tempura (di verdure, di gamberi, di salmone o altro pesce).
I nostri assaggi: insalata di avocado con tonno, sesamo e yogurt (delicata ed elegante, perfetta per questa calda estate), nigiri e maki di tonno e salmone, nigiri con gambero crudo e cotto (ossia ebi e ama ebi nigiri), nigiri di spigola, spicy sake roll (uramaki con salmone in salsa piccante e avocado, per chi non si lascia spaventare dalla capsicina).
Un unico appunto: sia maki che nigiri, secondo l’usanza giapponese, dovrebbero essere mangiati interi. Considerata la taglia di quelli proposti da Kiko Sushi Bar, il compito è quantomeno arduo. Forse rimpicciolirli un po’ aiuterebbe il pubblico a rispettare il galateo del Sol Levante.
I dolci, come nella tradizione nipponica, sono perlopiù preparati con riso, fagioli azuki, sesamo nero, tè verde… Se vi piace il genere sperimentateli.
Da bere alcuni vini, birre (anche artigianali), sake e tè. Servizio cordiale e solerte. Ambiente moderno e di design: se l’arte del sushi vi incanta, vi consiglio di accomodarvi al banco.
Recensione di Erica Battellani del 28 luglio 2016
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