Indirizzo: | Piazza Aldo Moro, 8 - 67061 Carsoli (AQ) |
Telefono: | 0863 997429 |
Sito internet: | www.langolodiabruzzo.it |
Giorno chiusura: | lunedì |
Fascia di prezzo: | 60 - 80 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | Visa, Mastercard, Bancomat, Postepay |
Andateci per: | la cucina abruzzese in chiave gourmet e i piatti a base di funghi e tartufi, in stagione |
Tra tanti locali moderni e senza identità e nuove aperture che durano poche stagioni, è bello sapere che c’è chi riesce a dare certezze e a mantenere una forte continuità con il passato senza che questo voglia dire essere “vecchi” o restare indietro.
Lanfranco Centofanti e Maria Teresa Lucangeli aprirono questo “angolo di Abruzzo” – ma abbastanza vicino a Roma da invogliare a fare una gita anche serale, magari per andare a mangiare funghi e tartufi nel periodo adatto – nel 1986.
Oggi sono i figli Valentina (in sala) e Valerio (in cucina) ad essere i principali artefici del ristorante, ma Lanfranco resta sempre dietro al banco ad affettare prosciutti e a badare alla griglia, da cui arrivano molti dei piatti in menu, e il giovane chef riesce perfettamente ad incarnare la tradizione della cucina abruzzese di montagna, quella più povera e dura, trasformandola in piatti gustosi, curati ma volutamente essenziali. Anche l’ambiente e il servizio – nonostante la cura nel tovagliato e la professionalità – mantengono un ché di rustico che rende ancor più piacevole l’esperienza.
Alle porte dell’autunno, abbiamo iniziato con un assaggio di prosciutto abruzzese del Parco della Maiella tagliato a coltello e con degli squisiti porcini alla griglia per proseguire con primi piatti ricchi e gustosi ma equilibrati come le fettuccine al grano Solina con ragù Abruzzese alle tre carni e pecorino dell’Alta Valle del Turano e le ottime pappardelle alla pecora “ciavarra” (cioè l’animale giovane) con pecorino dell’Alta Valle del Turano.
Ma sono stati i secondi a catturarci, con un mix irresistibile di cotture arcaiche, profumi di montagna e tecnica d’esecuzione: l’agnello a quattro mani allevato lungo le sorgenti del Turano, e ancora la pecora “ciavarra” agliù cutturu con spezie d’alta montagna e cicoria di campo, un trionfo di profumi e sapori. Per chi preferisce, le ottime carni locali sono proposte anche cotte alla griglia, sempre a vista.
Da bere si può scegliere dalla fornitissima cantina approfittando anche delle numerose proposte al calice. Troppo sazi per un dessert, non siamo riusciti a resistere alla deliziosa piccola pasticceria, creativa al punto giusto.
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