
Indirizzo: | strada provinciale di Giannella, 113 - 58015 Orbetello (GR) |
Telefono: | 0564 820085 |
Sito internet: | pagina FB |
Giorno chiusura: | sempre aperto in estate, martedì in inverno |
Fascia di prezzo: | 35 - 40 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | Visa, Mastercard, Diners e Bancomat |
Andateci per: | lasciarvi stupire dalla bontà del pescato locale e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo |
Caldissimo anzi quasi rovente. Un cestino foderato di carta gialla pieno di tutte le varietà di pesce che probabilmente avete sempre desiderato assaggiare nella frittura dei vostri desideri. Non è l’unica ricetta a funzionare senza problemi. I pici acqua e farina fatti in casa con fasolari, vongoline, totanetti, filetto di orata, seppie e un accenno di pomodoro fresco sono un piatto appagante fin dal primo assaggio. A proposito di abbondanza, le portate sono così generose che quasi vi dispiacerà di essere sazi mentre finite la seconda portata.
Assaggiato anche il sauté di cozze che arriva in coccio con tantissimo sugo, poco peperoncino e aglio, probabilmente una scelta che permette di far uscire il profumo intenso del mare. Morbido il filetto di palamita all’origano, che si distingue benissimo ma non si vede, accompagnata da patatine e carote a bastoncino. E se mancasse spazio e per il dolce, presso la dispensa del ristorante si possono sempre acquistare i zuccherosissimi biscotti dell’oste insieme a una selezione di prodotti tipici locali.
Filo conduttore del menu, sia alla carta che degustazione, è naturalmente il pesce, di acquacoltura italiana o orbetellana oppure pescato in zona Fao 37.1.2, ovvero nel Mar Mediterraneo, precisamente nell’Arcipelago Toscano (tracciabilità non sei più un mistero inaccessibile!). Presente anche il segno di Slow Food, ad esempio con la bottarga di Orbetello o il farro della Garfagnana. Oste Dispensa è infatti anche uno dei 270 ristoranti e osterie che partecipano al progetto dell’Alleanza tra cuochi e Presìdi Slow Food adottando quella filosofia che privilegia materie prime locali, piccoli produttori, rispetto per le stagioni e utilizzando con regolarità i prodotti di almeno tre Presìdi.
“La mia è una cucina espressa. Cerchiamo di portare in tavola il pescato locale nel minor tempo possibile…”, sottolinea lo chef Stefano Sorci che intercettiamo a fine turno, “i tavoli sono pochi proprio per questo, altrimenti non riusciremmo a fare tutto al momento”. Certo d’estate è un po’ una disdetta non poter gustarsi i suoi piatti sotto una veranda sul mare, il ristorante ha infatti una sola sala interna, ma quando è buono… è buono sempre e ovunque.
Lascia un commento