Indirizzo: | via Santa Caterina, 51 - 40123 Bologna |
Telefono: | 051 585111 |
Giorno chiusura: | domenica e lunedì |
Fascia di prezzo: | 40 - 50 euro |
Tipo di locale: | osteria |
Carte di credito: | Visa, Mastercard e Bancomat |
Andateci per: | la cotoletta alla bolognese! |
Ci sono locali come l’Osteria Bottega che è difficile catalogare, un po’ osteria, un po’ ristorante, un po’ enoteca.
Quando queste tre caratteristiche sono in perfetto equilibrio – il clima è quello dell’osteria, in sala c’è un mattatore (nonché patron) di grande mestiere come Daniele Minarelli, che recita la carta dei vini a memoria, il servizio è garantito da eleganti camerieri, e vengono proposti piatti della tradizione con materie prime di grande livello – allora siamo certi di essere approdati all’Osteria Bottega di Via Santa Caterina, a Bologna.
Uno scrigno caloroso, dove apprezzare il meglio della cucina emiliana, a cominciare da una selezione di salumi di eccellenza, come la mortadella di Pasquini, un culatello di Zibello e un prosciutto di Parma entrambi di 36 mesi da applauso, una succulenta salsiccia cruda al pepe nero (non sarà facile staccarsene…) e ancora coppa, ciccioli, pancetta, spalla, salame, lardo.
Anche con i formaggi c’è da divertirsi. La lista è lunga ma soprattutto qualificatissima, con formaggi di capra e di vacca, pecorino di fossa, taleggio, erborinati, in un tripudio di sapori e profumi che, da solo, varrebbe una sosta alla Bottega.
Passando ai primi piatti, imperdibili le tagliatelle al ragù, quelle al culatello e i tortellini in brodo; in una delle nostre ultime visite abbiamo goduto anche degli ottimi strichetti fatti a mano con cardi e salsiccia.
Ma se è la prima volta che venite alla Bottega, non dovrete perdere la Petroniana, l’autentica cotoletta alla bolognese, che non ha assolutamente rivali in tutta la città! Questo piatto richiede un certo impegno: si parte da una costoletta di vitella con osso che viene impanata e poi fritta alcuni minuti; dopo essere stata passata nel brodo, si aggiungono prosciutto e parmigiano e, in conclusione, viene messa qualche istante in forno. Alla Bottega vi sarà servita intera (è almeno per due persone) con il residuo del brodo, e porzionata davanti ai vostri occhi! Un piatto impetuoso, che urla, che ci riporta a una cucina in bilico tra emozione e godimento.
Fra i secondi segnaliamo anche il piccione, dalla cottura perfetta, l’ottima faraona, e un nostalgico polpettone con il purè. Il nostro contorno è stato una giardiniera d’altri tempi, ideale anche come antipasto, e le patate al forno con il sale grosso.
Infine, i dolci: oltre alla sempre gettonata e buonissima zuppa inglese, da non perdere la ciambella e la pinza con la mostarda, dolce tipico bolognese, ormai così difficile da trovare nelle carte dei ristoranti cittadini.
Come vino ci è stato proposto il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro “Lacrime di Bosco” di La Piana, un prodotto fresco e intenso con gradevoli note minerali, un ottimo consiglio di Daniele Minarelli.
[Foto di cucchiaio.it]
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