Indirizzo: | via Cartoni, 163/165 - 00152 Roma |
Telefono: | 06 53273887 |
Sito internet: | www.losteriadimonteverde.it |
Giorno chiusura: | nessuno |
Fascia di prezzo: | 30 - 40 euro |
Tipo di locale: | osteria |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | la tartare di scottona marchigiana, sedano, pesca e noce macadamia |
L’Osteria di Monteverde, nonostante l’aspetto da trattoria, propone una cucina interessante, basata su ottime materie prime e non priva di creatività. Il tutto a prezzi molto competitivi.
Le Recensioni di Via dei Gourmet:
-
Meditavamo da tempo un cambio di categoria per l’Osteria di Monteverde e la nostra ultima visita ci ha dato l’ennesima conferma. Questo locale, all’apparenza una semplice trattoria di quartiere, offre infatti una cucina golosa e con interessanti spunti creativi, sempre meno legata alla tradizione del territorio. Per questo motivo si passa alla categoria “ristoranti gourmet” e allo stesso tempo cambia il metro di valutazione (picche anziché cuori).
Ma veniamo alla nostra piacevole cena. In carta troviamo sempre alcuni classici romani – amatriciana, cacio e pepe, carbonara, gricia – ma noi abbiamo optato per l’ottima tartare di scottona marchigiana, sedano, pesca e noce macadamia, il polpo rosticciato, panzanella, yogurt, e friggitelli, gli spaghettoni Mancini, aliciotte fresche e pesto di pistacchio, gli gnudi di ricotta e basilico, peperoni arrosto leggermente affumicati e nocciola tostata, i tortelli ripieni di coratella, cacio, pepe, mentuccia e crema inglese alla carbonara (opulenti ma gustosi), la fresca e gradevole insalata di zucchina romanesca, mentuccia, limone e Parmigiano.
Il servizio si conferma informale e cordiale, la carta dei vini contenuta ma valida, sempre con un occhio di riguardo per il rapporto qualità/prezzo.
-
Recensione di Federico Iavicoli del 16/11/2012:
Sapevamo non fosse un caso che i nostri lettori lo avessero indicato come miglior qualità/prezzo della città, ma non immaginavamo quanto potesse crescere velocemente la fama di questo localino-modello, dove ci piace proprio tutto, dalla simpatia e l’umiltà dei proprietari, alla sobrietà degli arredi, ai prezzi contenuti.
Ma più di tutto apprezziamo la cucina di Roberto, chef intelligente e pienamente maturo, a dispetto della giovane età. Uno che ha capito, assieme agli inseparabili Fabio e Alessio, come far breccia nel cuore dei golosi anche in tempi difficili. Menu veloce per il pranzo, piatti romani popolari eseguiti a regola d’arte, altrimenti pesce del giorno, anche povero, ma non necessariamente.
Dunque tartare di alalunga o di palamita, animelle con purea di verdure di stagione, sauté di cozze, eccezionali spaghetti con gamberi rossi, guanciale e pecorino (piatto già visto, ma tanto facile da sbagliare, facendo prevalere questi ultimi due ingredienti; qui no, è davvero uno spaghetto con i gamberi, il guanciale ha la funzione di veicolare il sapore e il pecorino di stemperare la dolcezza del crostaceo), dolci buoni e di bella presentazione, vini ben pensati sul menu.
- Valutazione:
-
Recensione di Federico Iavicoli del 3/03/2012:
Se due indizi fanno una prova, Roberto e Fabio hanno un bel futuro. Già il presente non è niente male e dalla recensione di Erica in poi, le cose non hanno fatto che migliorare, sia in base alle nostre esperienze, sia in base a quelle di amici e lettori. Il localino è nascosto tra le viuzze di Monteverde; è familiare, economico, con una doppia linea di cucina per il pranzo e la cena.
Proprio a un pranzo si riferisce la nostra ultima esperienza: cinque portate a 25 euro (il “pranzetto dell’Osteria”) oppure una carta del giorno snella e accattivante, equamente divisa tra mare e terra. I primi piatti della tradizione romana non mancano mai (tutti a 7 euro), ma noi siamo rimasti davvero colpiti dalla tartare di pesce azzurro e dagli spaghetti al nero di seppia.
Buona anche la faraona al pane verde. Si intravedono passi avanti anche su vino e birra (meglio poco ma buono); professionalità e sorrisi a profusione da un servizio cortese ed efficiente. -
Recensione di Erica Battellani del 02/08/2011:
Niente male questa Osteria di Monteverde! Su via Pietro Cartoni, in un palazzo non particolarmente affascinante, si aprono due vetrine con alcuni divertenti cartelli che ricordano agli avventori di non fare troppo rumore e di non fumare per evitare di fare arrabbiare la vicina del piano di sopra… Niente tavolini all’aperto, quindi, ma un’unica sala arredata in modo semplice e rustico, dove si viene accolti da uno staff tutto al maschile.
La cucina offre i classici romani – amatriciana, cacio e pepe, carbonara, gricia – più alcune loro rivisitazioni, realizzate con ingredienti stagionali e del territorio.
Noi abbiamo optato per qualche piatto in carta più alcune proposte del giorno: per cominciare la piccola parmigiana di melanzane con bufala affumicata e pomodori arrosto (gustosa ed equilibrata), poi gli spaghetti cacio pepe cicoria e tartufo (ottimo condimento) e i ravioli al cacao ripieni di coda alla vaccinara con salsa al sedano (bella idea migliorabile nella realizzazione), quindi i calamari arrosto con panatura alle erbe e gazpacho al cocomero (perfetta cottura del calamaro, non entusiasmante l’abbinamento con il cocomero).Di solito è una cosa che odio dire, ma il pane, fatto in casa, era piuttosto buono, cosa non trascurabile per una piccola osteria come questa.
Ad accompagnare il tutto una piccola selezione di vini e birre (ma si può sempre migliorare!) e un servizio molto cortese.
[Crediti immagine: puntarella rossa]
Filippo Farina says
Da un pò di tempo mi trovo abbastanza in disaccordo con certe valutazioni del sito e trovo del tutto sconcertante i 4 cuori assegnati a questo locale, che senz’altro meriterà un incoraggiamento per certe rivisitazione di una cucina tradizionale che però sarebbe il caso prima di visitare.4 cuori equivalgono al punteggio dato a Cesare( sic) forse la migliore trattoria di Roma, sono di gran lunga superiori alle valutazioni date a ristoranti come le tre zucche, montecaruso, felice, e tanti altri tanto da dover essere annoverata nel gota delle trattorie romane.
Mi sembra una vera esagerazione, credo che la migliore valutazione per questa trattoria sia quella data da erica un pò di tempo fa, anche se a mio parere vista la valutazione data alle tre zucche alquanto generosa.
Federico Iavicoli says
Caro Filippo, sono stato abbastanza spesso di recente all’Osteria di Monteverde e aldilà di un lieve aumento dei prezzi – inevitabile vista la ricerca condotta da Roberto, non ho riscontrato particolari intoppi in una crescita che secondo me condurrà a un futuro luminoso, motivo per cui ti invito a visitarlo ancora. Quanto ai confronti tra le valutazioni, escludendo Cesare (che in effetti ha la stellina), devo rimandarti al nostro sistema di valutazione (http://viadeigourmet.it/sistema-di-valutazione.html ) . Leggendolo ancora una volta, potrai notare che non è possibile confrontare cuori con picche, pena una confusione bestiale. Sarà mia cura cercare di rendere il sistema di valutazione più visibile e facilmente consultabile all’interno del sito per evitare questi piccoli equivoci.
Filippo Farina says
Caro Federico senz’altro seguirò il tuo consiglio e tornerò a visitare l’ Osteria, ma volevo chiarire il mio giudizio, che forse è stato frainteso, non mi sognerei mai di paragonare mele con arance quindi tanto meno cuori con picche e per sicurezza sono andato a controllare i giudizi dati sui blog a trattorie e osterie rientranti nella stessa categoria( l’unica la diatriba sulle tre zucche per quel giudizio che a mio avviso grida ancora vendetta.) ma secondo il blog il giudizio sull’osteria è ottimo contro un buono per la trattoria Monti( rasentiamo lo scandalo) un buono per checchino (e ci poteva stare se i prezzi dell’ osteria fossero quelli detti sul blog),un buono per l’ osteria del giuda ballerino, e superiore a tantissime altre trattorie menzionate e non sul blog( un es per tutte l’ osterie del velodromo vecchio). Ma veniamo alla mia esperienza; ci è stata gentilmente offerta una entreè di baccalà non penso di ottima qualità o mal dissalato, io ho preso i tortelli di cacao e devo convenire con erica che sono migliorabili (forse anche molto), anonimi i tortelli alla zucca con ventricina( sperimentazione forse solo intellettuale), e fin qui le note positive. Ho avuto la disavventura di ordinare uno stinco brasato che mi è stato presentato con il collagene ancora duro e immangiabile, mia moglie ha ordinato il padellotto del circeo assolutamente insulso.E che dire del tiramisù per il quale alla mia domanda come mai i pavesini fossero croccanti e non ammorbiditi nel caffè, mi è stato risposto che la croccantezza dipendeva dal fatto che il piatto era espresso(sic). Una vera nota positiva la cortesia e gentilezza delle due ragazze.