Indirizzo: | Via Solferino, 41 - 20121 Milano |
Telefono: | 02 83521945 |
Sito internet: | pagina FB |
Fascia di prezzo: | 20-30 euro |
Tipo di locale: | ristorante giapponese |
Carte di credito: | Visa, Mastercard e Bancomat |
Andateci per: | assaggiare il piatto asiatico più trendy |
Se vi piace mangiare fuori e seguire le nuove aperture, vi sarete certamente accorti che negli ultimi anni si è registrato un boom di locali dedicati al ramen. Non più tardi del 15 novembre scorso, un articolo di Ansa.it titolava “Ramen, tutti pazzi per il brodo giapponese food del momento”. E se le aperture sono tante in tutta Italia, è certamente Milano la città che ha registrato il maggior numero di ramen bar.
Noi abbiamo approcciato questo ricco brodo con “tagliatelle” orientali, nato in Cina ma divenuto poi piatto tipico giapponese, tramite una catena internazionale che sta espandendosi a macchia d’olio in tutto il mondo: Ramen Misoya. Aperto nel 2016 in via Solferino (a due passi da Zazà), per la sua prima esperienza in Europa Misoya ha optato per una gestione diretta (i proprietari e gli chef infatti sono giapponesi).
Il commensale può scegliere tra 3 tipologie di ramen: uno vegano, con miso e brodo di alghe, il tradizionale con brodo di maiale e pollo, dal gusto ricco, tipico di Hokkaidō, e uno con lo stesso brodo, ma dal sapore più delicato, in uno stile più apprezzato a Tokyo.
Nelle ciotole del vegi tarian miso troverete una sinfonia di verdure che annovera germogli di soia, mais, carote, cavolo, cipollotto e germogli di bambù, il Tokyo miso invece contiene carne di maiale macinata e alga nori, infine nell’Hokkaido miso l’alga è sostituita da un ingrediente insolito, le patate fritte. È possibile anche aggiungere degli ingredienti extra tutt’altro che insipidi, oltre a poter fare il bis di quanto già presente nelle zuppe: pasta di miso piccante, perfetta per tutte le bowl, pancetta di maiale arrosto marinata nel miso, uovo marinato e pasticcio di pesce, la “nuvoletta” bianca con la spirale rosa al centro, altresì nota come naruto (dal sapore simile al surimi).
Passiamo all’assaggio: il brodo è caldo, ricco e saporito e i noodle in quantità perfettamente commisurata al brodo e al condimento; nessun boccone delude o sembra incompleto e, l’uno dopo l’altro ci sentiamo sempre più soddisfatti, come se stessimo sorbendo un siero della felicità.
È chiaro perché il ramen stia spopolando: racchiude in sé tutto quello che può contenere un piatto, dal pesce alla carne macinata e alle uova, dalle verdure croccanti al grasso della pancetta di maiale, senza dimenticarci il sentore umami del brodo e della pasta. Ricchezza e calore lo rendono uno dei comfort food più apprezzati al mondo, soprattutto nella stagione fredda.
Oltre al ramen da Misoya si possono assaggiare altre specialità giapponesi, come i takoyaki, polpette fritte con un pezzetto di polpo all’interno, a nostro parere un po’ troppo piccolo in proporzione alla pasta. Accanto ai takoyaki tra gli antipasti compaiono i gyoza, ravioli di carne di maiale con aglio e zenzero che subiscono una doppia cottura, prima scottati alla piastra e poi cotti al vapore, e dei crostini con diversi topping di miso, primo amore del fondatore di Misoya (figlio di un produttore di questo derivato della soia).
Non possono certo mancare i dolci. Un grande classico del Sol Levante è il dorayaki, due pancake ripieni di marmellata di fagioli rossi. Fondamentale per digerire il pasto è anche il sorbetto allo yuzu, un delizioso agrume asiatico che però è stato servito un po’ troppo freddo. L’ultimo del breve elenco dei dessert è il gelato al tè matcha.
La lista delle bevande è un buon miscuglio tra oriente e occidente: la Ribolla Gialla è vicina alla Coedo, una birra giapponese poco nota in Italia, assieme all’acqua frizzante ci sono anche il calpico e il tè verde, nella lista dei liquori ci sono limoncello e umeshu, ottenuto dalla macerazione delle prugne, e non manca un breve elenco di sake.
Nel complesso questo locale ci è piaciuto molto. I piccoli ambienti arredati con essenzialità, l’ottima posizione in una via tranquilla nel cuore della movida milanese, la cucina a vista e la qualità del ramen, sicuramente tra i nostri preferiti in città, ne fanno un must per gli amanti del genere, ma anche per i curiosi.
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