Indirizzo: | Piazza di San Lorenzo, 8R, 50123 Firenze |
Telefono: | 055 281941 |
Giorno chiusura: | domenica, aperto solo a pranzo (12-15) |
Fascia di prezzo: | 25-35 euro |
Tipo di locale: | trattoria |
Carte di credito: | le principali |
Andateci per: | la cucina toscana verace e un’ottima fiorentina |
Trovare un indirizzo per mangiare bene e con poca spesa nel centro di Firenze è un’impresa al pari di Roma. Eppure, grazie ai consigli di alcuni amici fiorentini, siamo riusciti nell’impresa scovando questa trattoria centralissima davanti alla quale eravamo passati mille volte in passato senza conoscerne la (meritata) fama.
Alla Trattoria Sergio Gozzi tutto sembra fermo a qualche decennio fa, con il bancone all’ingresso, i tavoli in legno disposti tra le due sale e apparecchiati in maniera spartana, le pareti bicolori con appesi quadri e targhe commemorative, le madie di legno con posate, sale e pepe e qualche bottiglia di vino. Ma che non sia cambiato molto, in questo caso, è solo un bene e vale (sempre in maniera positiva) anche per la cucina che è quella tipica toscana, decisa, ben fatta e servita in porzioni abbondanti.
Il menu è un foglio stampato con la data del giorno, e ci rassicura sul fatto che quel che c’è è fresco e di stagione: cinque primi, una scelta decisamente più abbondante per i secondi che puntano tutto sulla carne e le frattaglie, qualche contorno, frutta fresca e cantucci con Vin Santo. Scordatevi qualsiasi divagazione seppur vagamente creativa, niente creme e letti di rucola ma tanta “ciccia”. Tra i primi, ad esempio, nel nostro menu c’erano tra le altre cose i pici alla carrettiera (con pomodoro, aglio e peperoncino) e la pappa al pomodoro su cui è ricaduta la nostra scelta: cremosa il giusto, saporita e sostanziosa.
Indecisi tra peposo, zucchine ripiene, fegato di vitello alla salvia, trippa alla fiorentina e polpette fritte, alla fina abbiamo optato per una succulenta e gustosissima bistecca alla fiorentina cotta a puntino, servita già tagliata (per qualcuno sarà un oltraggio ma decisamente comodo se, come nel nostro caso, si divide in tre).
Per contorno, siamo stati accontentati nella nostra richiesta di avere le buone patate arrosto che in menu accompagnavano il controfiletto al forno, ma di cui era rimasta una porzione. Abbiamo bevuto un rustico rosso della casa ma c’è qualcosa anche in bottiglia e comunque ci sembrava giusto così, per una volta.
I tavoli, non pochi, si affollano velocemente di clienti abituali e turisti curiosi per cui meglio arrivare presto. Nonostante la folla, comunque, il personale non perde il sorriso e cerca di accontentare tutti.
Ultima nota: anche i prezzi – fiorentina a parte, che va al chilo – sembrano essere rimasti piuttosto vintage, e anche di questo non ce ne lamentiamo affatto.
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