Indirizzo: | Banchina di Levante, 6 - 60019 Senigallia (AN) |
Telefono: | 071 65463 |
Sito internet: | www.uliassi.it |
Giorno chiusura: | lunedì (chiuso per ferie da fine dicembre a fine marzo) |
Fascia di prezzo: | 100 - 130 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | provare una cucina che non si dimentica |
Mauro Uliassi è senza dubbio uno dei più grandi interpreti della cucina italiana. Ecco le recensioni dedicate al suo ristorante in riva al mare di Senigallia…
Leggi le recensioni del ristorante Uliassi di Senigallia:
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Casomai ci fosse bisogno di trovare dei buoni motivi per venire almeno una volta l’anno a Senigallia, la deliziosa cittadina balneare marchigiana, L’Uliassi Lab ne è senz’altro un esempio validissimo.
Ogni anno, infatti, Mauro Uliassi e la sua gang – uno dei più affiatati “gruppi di lavoro” delle cucine italiane – mettono a punto nuovi piatti usciti dal loro “laboratorio permanente” cui si dedicano nei mesi di chiusura del ristorante, che vanno ad affiancare quelli già proposti l’anno precedente, magari appena rivisti, nello straordinario menu degustazione che prende appunto il nome di Uliassi Lab, e che affianca i sempre buonissimi Classici del cuoco marchigiano.
L’Uliassi Lab 2015 è uno straordinario percorso sensoriale giocato soprattutto sulle diverse nuance delle sapidità marine e sulle temperature millimetricamente calcolate per dare la sensazione di refrigerio dell’entrare in mare a ogni assaggio, intervallate da intermezzi terragni che rimandano all’entroterra contadino marchigiano, non per spezzare il ritmo, ma per renderlo più armonico: una sorta di montagne russe gustative, dove i “bassi” sono comunque spaziali.
Dopo il benvenuto con il sempre fantastico loacker di foie, la “falsa oliva ascolana” e un incredibile crostino di alici e tartufo nero, e dopo aver spalmato abbondantemente i buoni pani fatti in casa con un burro d’ostrica che dà dipendenza, si parte con il menu: il Gambero Rosso (gamberi rossi crudi “laccati” con gelatine di mandarino e limone ottenute al Rotovac e con timo citrino e fiori di salvia ananas) è il primo tuffo nell’Adriatico, un’onda di freschezza perfettamente bilanciata tra la dolcezza dei gamberi e l’acidità contenuta degli agrumi.
Il Bagnasciuga lo avevamo già assaggiato lo scorso anno: questa volta sotto le cialde croccanti di alghe e il gelato di ricci di mare ci sono delle buonissime vongole crude invece dei bianchetti. Il gioco sinestesico e onomatopeico del ricreare la sensazione di camminare sul bagnasciuga tra l’odore delle alghe, il fresco dell’acqua e la sabbia che si rompe sotto i passi funziona sempre alla grande, e tu vorresti chiedere il bis, servito in coppetta da mangiare in riva al mare.
L’Ostrica verde-mare è un boccone multisensoriale di grande eleganza – anche nella presentazione minimalista – e di grande potenza insieme, con l’ostrica appena scottata avvolta dalla croccantezza della quinoa e “spinta” dalla freschezza quasi dolce della mela verde, in estratto e in cubetti.
Torna in tavola poi il Fosso, grande piatto della memoria a base di lumache e coscette di rana “ammollicate” servite con un’insalatina selvatica, retaggio di un passato difficile in cui si mangiava tutto quello che si trovava a portata di mano rendendolo più buono con l’ingegno.
Altra grande novità del 2015, l’Omaggio a Giacomelli. Nuovamente una sferzata di freschezza salmastra ma ammorbidita dalla presenza di verdura e avocado, virata in bianco e nero – a base di veli di seppia e del suo nero – in omaggio al grande fotografo di Senigallia: quel che resta nel piatto dopo averlo terminato sembra quasi un quadro astratto, e rimanda a quelli dipinti da Catia Uliassi, sorella di Mauro e perfetta padrona di casa.
Si prosegue con un altro assaggio già noto ma sempre graditissimo, la ricciola alla puttanesca, capace di rendere estremamente raffinato il più umile dei sughi casalinghi, in versione fresca ad accompagnare il crudo di pesce.
Segue un’altra novità, una versione decisamente inusuale e intrigante del “mare e monti”: l’insalata con orecchie di maiale, murici e calamaretti, accompagnata dalla maionese di mare e dalla lieve punta piccante della salsetta verde.
Piccolo cambio di programma rispetto al menu “ufficiale” per il nostro primo, i buonissimi spaghettoni alla “carbonara di mare” la cui cremosità – ottenuta esclusivamente da uova di pesce, dai ricci al coregone – è piacevolmente contrastata dalla texture croccante di trippe di baccalà e pelli di rombo fritte, in luogo del guanciale.
Si arriva al dessert con grande disinvoltura, accompagnati dalla nota fresca della granita alle fragole con panna, mascarpone e meringa al cardamomo che introduce alla golosa chiusura con il cremoso alla crusca, con crostino di pane arso e yogurt acido che, giocando sulle note lattiche, ricorda da vicino il fantastico Gelato al formaggio di bufala, meringa di idromele, polline, fiori e camomilla del Lab2014.
- Valutazione:
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Recensione di Alfonso De Vitis del 12/10/2012:
A volte i grandi chef stellati ti stupiscono e ti confondono con abbinamenti mirabolanti e pietanze stupefacenti.
Uscendo dal pluristellato e pluriforchettato Uliassi invece non riesco a dimenticare gli spaghetti alle vongole. Ho provato più volte a farli a casa. Tutti abbiamo cucinato almeno una volta nella vita uno spaghetto alle vongole. Forse ne siamo anche stati soddisfatti, credendo anche di conoscere qualche piccolo trucco.
Dopo la mia visita a Senigallia, forse, non mi cimenterò più?!
Forse. Ma certo è un piacere mangiare un piatto semplice (nel caso arricchito solo da pomodori datterini grigliati) cucinato in maniera… esemplare.
Ma andiamo con ordine.
Uliassi è un elegante “cottage marinaro” sulla spiaggia. Tutto bianco, così da far spiccare di più gli arredi rossi e neri (come gli abiti del personale, gentile e cordiale).
Ti accoglie con un eccellente aperitivo, un Loacker (sì, un vero e proprio wafer) di nocciola e foie gras con Kir Royal, e propone tre menu: “i classici” o “la caccia” a 115 euro, il “lab 2012”, cioè i piatti dell’anno, a 125. Ora poi dal martedì al venerdì a pranzo c’è anche un “Easy Lunch”: 2 piatti della tradizione a 32 euro.
Noi abbiamo mangiato alla carta, assaggiando la variazione di antipasti, i già ricordati spaghetti alle vongole, i mezzi rigatoni con trippa di baccalà, cacio di fossa e pepe, la rana pescatrice in porchetta e l’oca laccata (al tè di ciliegie, fegato grasso d’oca, mirtilli, lamponi e ananas). Per chiudere, la nocciola in varie consistenze.
Dalla ricca e stuzzicante carta dei vini abbiamo scelto uno champagne blanc de noirs Alain Couvreur. Scelta non facile, pensando che ben 7 pagine della carta sono di soli Champagne (e altre 4, per restare alle bollicine, sono dedicate ai metodo classico italiani).
I sapori sono netti e puliti anche nei piatti più complessi. È il caso del gambero rosso, acqua di limone, melone e basilico. Abbinamento delicato, dove ciascuno degli ingredienti di base conserva la sua autonomia. Anche la cacciagione è notevole, a conferma che le Marche non sono affatto una terra di solo pesce.
Che dire. Uliassi è un’esperienza da fare. Solido e armonico, sia nella semplicità che negli abbinamenti più creativi.
Volendo sintetizzare tutto in un solo aggettivo: una cena perfetta.- Valutazione:
Alessandro Palmero says
Io vivo a Bruxelles e una decina di giorni fa ho prenotato tramite il sito web un tavolo per due per la cena a Uliassi per il 28 dicembre. Ho subito ricevuto la conferma e poi ho acquistato i voli da Bruxelles a ll’Italia e prenotato l’hotel.
Dopo non meno di una settimana, ho ricevuto una mail da Uliassi dicendo che sono spiacenti, ma il ristorante è chiuso proprio quel giorno e che sì, non hanno prestato attenzione nel rispondere alla mia prenotazione. Inoltre che hanno provato più volte a chiamare ma non potevano raggiungere perché il numero che avevo fornito era sbagliato.
Quando hanno ricevuto la mia e-mail di risposta furiosa hanno chiamato immediatamente per scusarsi – il che significa che se non se ne fossero fregati, avrebbero potuto chiamare ben prima. Sono rimasto stupito nell’ascoltare le scuse senza offritrre una minma compensazione. Il risultato è che devo pagare il conto della loro disattenzione, dato che il mio programma e’ appena affondato, ma il volo e l’hotel sono già pagati.
Non so (e probabilmente non sapro mai), come si mangi, ma posso dire che un tale pessimo livello di servizio non è sicuramente all’altezza della reputazione di un ristorante due stelle Michelin dove certe cose semplicemente non dovrebbe succedere.
Erica Battellani says
@Alessandro, sono d’accordo con lei sul fatto che questa sia una disattenzione imperdonabile. Purtroppo in Italia spesso i locali sottovalutano l’importanza della gestione del web e questi sono i risultati… Mi auguro tuttavia che non annulli il viaggio, la zona è ricca di indirizzi gourmet e vale comunque la pena passare qualche giorno da quelle parti. Se vuole può mandarmi una mail, le segnalerò qualche altro locale interessante. Può scrivermi a erica@viadeigourmet.it
mauro Uliassi says
Forse il sig alessandro , che potrà confermare , ha forse dimenticato questo commento :))
La disattenzione che c’e’ stata è stata risolta e il sig Alessandro ha potuto cenare nel nostro ristorante il giorno in cui aveva prenotato .
Noblesse Oblige e tutto è bene quello che finisce bene
grazie
un saluto a tutti
Mauro Uliassi
Erica Battellani says
Siamo contenti che le cose si siano risolte per il meglio, grazie per avercelo segnalato. Un saluto e buon lavoro, Erica
Giovanni says
Bella la location
Ottima la cucina
Cordiale lo chef
Ho visitato insieme a lui anche la cucina con i piani di lavoro in corian arancio
Bel ricordo
Ci ritornerò sicuramente