
Indirizzo: | via Ostiense, 40/a - 00154 Roma |
Telefono: | 06 57300959 |
Sito internet: | www.bancofastfood.com |
Giorno chiusura: | domenica (orari: 12.00 - 22.30) |
Sono tante le aperture che si rincorrono in questa primavera capitolina, tante le proposte che scommettono su un’idea di ristorazione sana, ingredienti naturali, atmosfera informale, ritmi metropolitani (quindi attitudine al fast, che non sia però sinonimo di sciatteria), prezzi contenuti.
Ecco, Banco è tutto questo. E in prima battuta (operativo da pochissimi giorni) la sua scommessa sembra vinta. Convince su più fronti questo piccolo locale che inaugura nel quartiere Ostiense – tra Piramide e la movida del Porto Fluviale – il filone del “junk good”, come amano ribadire da queste parti sin dalla definizione del concept grafico.
L’allestimento ammicca con ironia al mondo del fast food: grandi cartelli colorati con le proposte in carta e i menu componibili, packaging ideale per l’asporto, divise e cappellini d’ordinanza che identificano una vera e propria brigata di cucina che si muove ordinata dietro al bancone centrale – la vera anima del locale insieme alla cucina a vista – con dinamiche a dir poco sorprendenti per l’affiatamento che non ti aspetti da un team in fase di rodaggio.
Tutto avviene sotto gli occhi dei commensali, che possono approfittare di qualche sgabello al banco, consumando su un vassoio il proprio pasto dopo aver fatto tappa in cassa. Nell’attesa è piacevole curiosare tra gli ingredienti in bella mostra e apprezzare l’ordine e il rigore che lo chef sa infondere al suo staff.
Qualità che fanno ben sperare e si confermano all’assaggio. Si sceglie tra roll (con farina integrale di farro), burger, sandwich, insalate e nuggets, tutti disponibili in più varianti (anche per vegani e vegetariani). E ovviamente patate fritte e salse fatte in casa.
Noi proviamo un roll SuperEgg con asparagi e uova strapazzate (buono), ma più interessante è il Vegan Roll, per il piacevole gioco di consistenze, la freschezza dei germogli e l’acidità del cavolo rosso marinato che bilancia la dolcezza dell’hummus (tra gli ingredienti anche una convincente salsa senape ai mirtilli).
Tra i sandwich, buono e delicato quello con pollo, uova sode e pomodori (il Roast Chicken); sfiziosi e ben fritti anche i nuggets di baccalà con maionese alla barbabietola. La vera sorpresa arriva con il dolce, di nuovo un’ironica rivisitazione del più classico Sundae che tutti conosciamo. Qui è proposto in tre varianti, tutte a base di crema di ricotta da personalizzare: buonissima la versione con miele e arancia.
Da bere succhi homemade, estratti, smoothies, qualche birra artigianale e vini bio.
[Credits | Testo e Foto: L. Montagnoli, E. Battellani]
io ho provato sia il sandwich Roast Chicken che i nuggets veggie e se quando si scrive “delicato” si intende senza alcun sapore, sono completamente d’accordo. Non credo che bio e vegan siano sinonimi di “piatti” e “insipidi”. Magari con il tempo avranno modo di mettere a punto i sapori.