Tradizionale primo piatto da osteria romano, quanto mai essenziale nel computo degli ingredienti, ma proprio per questo ritenuto il più difficile da realizzare “a regola d’arte”. Di norma il cacio e pepe è servito con pasta fresca (tonnarelli) oppure spaghetti. Nella versione più antica il pecorino era grattugiato in piccole scaglie, con l’utilizzo della grattugia detta “a cacciavite” (così chiamata perché si costruiva praticando alcuni fori in una lamiera con il cacciavite). Successivamente, hanno preso piede versioni più cremose, con il pecorino grattugiato più fino (grattugia “a chiodo”).
Ricetta cacio e pepe
Ingredienti per 4 persone:
- 120 gr di pecorino
- Pepe nero
- 400 gr di spaghetti (o tonnarelli)
- 2 cucchiai e mezzo d’olio
Preparazione:
Cuocere gli spaghetti al dente. Tagliare metà del pecorino con grattugia a chiodo e mescolarlo con l’olio e il pepe, aggiungendo a poco a poco l’acqua di cottura. Mantecare gli spaghetti fuori dal fuoco nella salsa così ottenuta e terminare con abbondante pecorino grattugiata “a cacciavite” e pepe nero pestato al momento.
Se ti piace la cucina romana, leggi anche la ricetta della coda alla vaccinara e della ‘matriciana.
Leggi gli altri articoli della sezione tecniche e ricette.
Gianni Cavola says
Non ho capito l’utilizzo dell’olio!?
Saluti. Gianni Cavola.
stefan says
L’olio non ci va e basta: la cremisuta’ deve essere data unicamente dall’amalgama tra acqua di cottura e pecorino
Fabrizio says
Nun te preoccupà…. nun lo vado a ridì in giro che ce metti l’olio.
Cecio says
L’oio? Forse non é capace a legare il pecorino con i spaghetti.