
Se non siete arrivati fino a Cortina d’Ampezzo solo per lo struscio e lo shopping, ma per visitare le Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità Unesco, non potete di certo stare fermi in centro. Se volete un assaggio in anteprima di cosa può aspettarvi in direzione Passo Tre Croci, basta dare un’occhiata qui:
Se la fame vi attanaglia sul cammino verso il lago di Misurina e le mitiche Tre Cime di Lavaredo (versante di Auronzo), ci sono tre indirizzi da non perdere:
Al Camin
www.ristorantealcamin.it
Fabio Pompanin prepara piatti deliziosi con pochi ingredienti ben bilanciati. La pasta con pomodoro fresco e burrata, il capriolo con i lamponi e la cipolla caramellata. Pochi coperti, ambiente caldo in legno ma moderno.
Leone e Anna
www.leoneanna.it
Nostalgia della Sardegna? Qui pane carasau, porceddu e seadas non mancano mai.
Ristorante Lago Scin
www.lagoscinristorante.com
Proprio all’inizio del passo Tre Croci, di fronte al laghetto dalle infinite sfumature tra l’azzurro e il verde, un ristorante meta di motociclisti dove si possono gustare crêpes con le ortiche e meravigliose e soffici frittelle di mele con ribes.
Anche sul versante Pelmo e Croda da Lago i paesaggi sono mozzafiato. Se le curve non vi spaventano, si può imboccare il Falzarego o il Giau, due passi stupendi da fare anche in moto. Ci si dirige verso Corvara da un lato, verso Colle Santa Lucia e le Dolomiti Agordine dall’altro. Prima di scegliere il passo, ci si può fermare per una pausa gastronomica.
El Camineto – Il Meloncino
www.ilmeloncino.it
Il locale della famiglia Melon ha una storia invidiabile. Da sempre il numero uno nella conca. Può ospitare anche grandi eventi e ha una terrazza con vista invidiabile sul centro. Gli spaghetti alla cipolla, che tanto hanno reso celebre la signora Lina, non potete saltarli. Oggi a dirigere il locale è il figlio Romeo.
Se si sceglie di ammirare da vicino le 5 Torri, si entrerà nel paesaggio lunare del Passo Giau. Ecco dove fermarsi:
Da Aurelio – Rifugio Piezza
www.da-aurelio.it
La suggestione della neve alta qualche metro d’inverno e la quiete del verde e delle crode isolate d’estate. Questo è il passo Giau. Si arriva comodamente in auto e si può mangiare in una grande terrazza. Un posto in cui scoprire le erbe locali, il vero sapore della barbabietola in un sandwich, ma anche apprezzare un semplice e gustoso tortino di grano saraceno e albicocca. Chi sceglie la comodità può fermarsi anche per la notte.
Per chi vuole un po’ di avventura, tra fiori, erbe spontanee e marmotte, consigliamo:
Rifugio Averau
www.rifugioaverau.com
Prendendo la seggiovia, o salendo per circa un’ora a piedi, raggiungerete questo rifugio con ogni comfort e vista che spazia su Civetta e Marmolada. Vale la pena di fermarsi per la pasta ripiena, il cappello d’alpino o la torta di ricotta e frutti di bosco. Non mancano camere accoglienti per chi vuole vivere da vicino le Dolomiti.
Se l’interesse storico è invece il vostro cavallo di battaglia, potete andare a vedere dal Giau l’uomo preistorico di Mondeval, a Selva di Cadore, oppure percorrere i sentieri della Grande Guerra. Qui si punta dritti verso il Falzarego. Per mangiare un boccone o fare una sauna ad alta quota:
Locanda del Cantoniere
www.facebook.com/lalocanda.delcantoniere
Di proprietà dei tradizionali regolieri ampezzani, questa casa è stata sistemata da pochi anni seguendo tutti i crismi del risparmio energetico. È proprio su un anello di sci di fondo (o d’estate in cima ad un prato verde). Si possono trovare dalle semplici insalate alle paste fresche e tutti i piatti della tradizione.
Rifugio Lagazuoi
www.rifugiolagazuoi.com
Cucina di montagna, semplice e ben eseguita. Aspettatevi più la classica polenta e pastin, che il piatto raffinato. Perché Cortina non è solo moda, ma è fatta anche di tradizioni ben radicate e natura incontaminata.
Se amate Cortina d’Ampezzo, trovate altri consigli di viaggio, non solo enogastronomici qui: Mini guida gastronomica di Cortina.
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