Se vi piace il mare, la Thailandia presenta una scelta infinita di località in cui andare, dalle più note come Phuket o Koh Samui, ad alcune isole più piccole e meno sfruttate, come Koh Lipe o Koh Kut.
Il mio primo approccio con il mare tailandese è avvenuto a Rai Leh, un istmo situato nella provincia di Krabi. Rai Leh è famosa per le alte pareti calcaree che la delimitano e la rendono quasi un mondo a sé. Il promontorio in cui si trova, ricoperto da una fitta vegetazione tropicale, presenta alcune spiagge da ricordare per il colore verde smeraldo dell’acqua e per le scogliere da cui sono circondate. Non si può dire che si tratti di una località sconosciuta, anzi. Più passano gli anni e più si riempie di turisti.
Sulla spiaggia di Rai Leh West si trova un bel locale, il Flame Tree Restaurant, che presenta la piacevole caratteristica di adattarsi e mutare durante le diverse ore del giorno. I prezzi sono un po’ più alti rispetto alla media tailandese, ma i piatti thai sono davvero ben realizzati. Il menu presenta (la legge del turismo lo impone) un po’ di tutto, dal cheeseburger alla pasta al pesto. Non badate a questi piatti e concentratevi sulle prelibatezze locali: vi accorgerete che la realizzazione delle varie zuppe, insalate o noodles rispettano i gusti del luogo e non sono per niente edulcorati per seguire i delicati palati dei turisti. Questo per dire che se scegliete una zuppa troppo vicina ai sapori thai l’abbronzatura che avete preso durante il giorno crescerà di due/tre gradazioni di colore con un paio di cucchiai di questa deliziosa brodaglia infarcita di aromi intensi tra cui spicca il peperoncino. Provate i satay di pollo, le varie yam, insalate piccanti e agrodolci con vari ingredienti, i fritti, i diversi tipi di noodles e i tanti curry (kaeng in tailandese). Da assaggiare anche i dolci proposti: ottimo il riso cotto nel latte di cocco con mango fresco (si trova anche nei banchetti in giro per le strade ma qui è un po’ più curato).
A Rai Leh, da segnalare sono anche le long-tail boat che affollano la spiaggia di Phra Nang. La Thailandia è il regno incontrastato dello street food e se vi sembra impossibile che da baracchini precari e minuscoli escano piatti deliziosamente ben realizzati, ancora più difficile è fare la stessa cosa su barche di legno ancorate in mare. La crescita del turismo porta anche un aumento a volte un po’ eccessivo delle barche. In ogni caso, se vi trovate su una spiaggia tailandese, identificate la vostra barca preferita e diventate suoi clienti affezionati: le signore che cucinano vi riconosceranno e ogni volta vi faranno porzioni più abbondanti e soprattutto meravigliosi sorrisi più ampi di volta in volta.
Al di là della bontà finale del piatto (o della bevanda, visto che sulle barche si frulla a pieno ritmo per preparare dei cremosissimi e squisiti frullati di frutta fresca), è molto interessante vedere come queste famiglie sono organizzate. Chi cucina tiene una serie di contenitori pieni di ingredienti a portata di mano, il fuoco con il wok vicino alle gambe e, una volta ricevuta la vostra ordinazione, inizia a cucinare: in pochi minuti vi arriverà una bella porzione di phàt thai (noodles di riso con germogli di fagioli, tofu fritto, uova, verdure varie e anacardi) o di riso fritto, preparati a scelta con gamberi o pollo e verdure miste. Il tutto realizzato con pochi gesti, grande calma e competenza. Mentre la moglie cucina, il marito si occupa di tagliare la frutta e preparare un fruit shake fresco e gustoso con frullatori datati ma efficienti.
Chi cucina spesso capisce poche parole di inglese (di solito solo quello che serve per le ordinazioni) e questo è l’unico elemento negativo perché personalmente mi sono rimasti in bocca una serie di complimenti che spero di essere riuscita almeno a trasmettere a gesti a questi maghi del take away da spiaggia.
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