Considero i Roero di Angelo Ferrio come alcuni tra i nebbiolo più fini ed eleganti che io conosca. L’ennesima conferma è arrivata a una cena con degli amici di qualche giorno fa, quando ho aperto una magnum 2007 dell’Audinaggio, un vino che nasce da una vecchia vigna, situata in mezzo ai boschi (e quindi dal clima molto fresco), su terreno sabbioso e con una pendenza davvero impegnativa.
Profumatissimo, fresco, sapido, teso e – appunto – elegante. Un’interpretazione del vitigno meno importante rispetto ai grandi di Langa, meno eroica e drammatica di quelle del Nord Piemonte e della Valtellina, ma equilibrata, vibrante e tutta “en dentelle”, a mio parere di grande fascino e riuscita.
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